28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
La scelta della Yamaha

Rossi e Lorenzo puntano al titolo MotoGP: niente 8 ore di Suzuka

I due piloti ufficiali si erano candidati a correre la classica giapponese di endurance contro il rientrante Casey Stoner, ma la casa di Iwata ha preferito farli concentrare sulla rincorsa al campionato del mondo. Al loro posto convocati Smith ed Espargaro

ROMA – Uno è in testa al Mondiale MotoGP fin dal primo Gran Premio della stagione, l'altro è uscito dalla sua lunga crisi con le ultime due vittorie consecutive. Forse all'inizio dell'anno la Yamaha non sperava di avere i suoi due piloti ufficiali, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, entrambi in lotta per il titolo iridato dopo cinque gare. Ma, visto l'ottimo stato di forma della casa dei diapason e la contemporanea crisi della storica rivale Honda, il campionato del mondo è improvvisamente tornato ad essere un obiettivo realistico. Su cui puntare tutti gli sforzi della squadra, evitando anche la benché minima distrazione. È da leggere in quest'ottica la decisione del costruttore di Iwata di non schierare la sua coppia di assi alla prossima 8 ore di Suzuka, la più importante delle gare motociclistiche di endurance in Giappone. Una corsa ancora poco conosciuta in Europa, ma che nella patria di Honda e Yamaha conta moltissimo, in termini di prestigio, di immagine e quindi anche di mercato.

Niente distrazioni
Specialmente quest'anno, in cui la Honda richiamerà dalla pensione anticipata un pezzo da novanta come l'ex campione del mondo Casey Stoner. Valentino Rossi stesso, che questa gara la disputò già nel 2000 e nel 2001 con la Honda, non aveva nascosto il suo entusiasmo all'idea di far coppia con il suo compagno di squadra e capitanare l'assalto Yamaha a questa grande classica. «Mi piacerebbe molto correre con Jorge, sarebbe molto interessante e divertente», aveva ammesso il Dottore solo il mese scorso. Ma c'è un grosso ostacolo: la 8 ore cade esattamente nella pausa tra i Gran Premi di Germania e di Indianapolis di MotoGP. Dunque, rischia di distogliere l'attenzione e l'impegno dei due alfieri dall'obiettivo numero uno: la rincorsa al titolo del Motomondiale. «Corsi a Suzuka già nel 2000 e nel 2001 e fu un notevole sforzo – ammette Vale – perché bisogna volare in Giappone due o tre volte e anche la gara è molto dura. Penso che per quest'anno sarà difficile, ma forse in futuro potrà accadere». «Credo che al momento disputare questa gara sarebbe piuttosto rischioso – gli ha fatto eco Lorenzo – Vorrebbe dire andarci durante le vacanze, con il rischio di un infortunio. Magari un domani...».

Sostituti meno noti
Dunque, l'affascinante prospettiva di rivedere un dream team Rossi-Lorenzo in scontro diretto con il grande rivale di un tempo, Casey Stoner, almeno per quest'anno è sfumata. Al loro posto, la Yamaha ha optato per due piloti sempre di MotoGP, ma di profilo inferiore: il duo della Tech 3 Bradley Smith e Pol Espargaro. Al loro fianco correrà Katsuyuki Nakasuga, portacolori giapponese del marchio, all'ottava presenza alla 8 ore di Suzuka. Per la prima volta dal 2002, la casa di Iwata tornerà a schierare una squadra interamente ufficiale, nel tentativo di riprendersi quella vittoria che le manca ormai da diciannove anni. «Ringrazio il team per avermi scelto per correre questo evento leggendario – ha commentato Smith – Non vedo l'ora di provare una forma diversa di motociclismo: sarà una gara indimenticabile e un altro capitolo della mia partnership con Yamaha». «Sarà impegnativo trovare il tempo di lavorare e allenarsi nel bel mezzo del fitto calendario della MotoGP – aggiunge Espargaro – Ma questa opportunità mi entusiasma. Penso che io e Bradley ci completeremo bene a vicenda e Nakasuga-san ci aiuterà a scoprire la pista di Suzuka, che non conosciamo».