25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Calcio - Serie A

Il Milan si consola con El Shaarawy

La squadra di Inzaghi si congeda dal proprio pubblico con una rotonda vittoria sul Torino. Il Faraone, protagonista assoluto con una doppietta, si guadagna probabilmente una conferma in discussione fino a poche settimane fa. La curva sud resta ancora una volta deserta e i tifosi contestano Galliani.

MILANO - Maniera migliore per chiudere questa tribolata stagione Stephan El Shaarawy non avrebbe potuto desiderare: un’ottima prestazione personale, condita da due reti, peraltro bellissime, segnate al Torino nell’ultima uscita del Milan a San Siro. Un indennizzo, seppure minuscolo, nei confronti del calciatore, ma anche dei tifosi che hanno atteso a lungo il ritorno del loro amato Faraone.

In rete dopo 200 giorni
Alla base di questa ennesima annata sfortunata una frattura composta alla base del quinto osso metatarsale del piede destro che lo ha tenuto fuori per tre mesi. Contro il Torino, esattamente dopo 120 giorni, Stephan El Sharawy è sceso in campo da titolare e ha festeggiato il rientro in campo dal primo minuto con una strepitosa doppietta che, sommata all’unico gol segnato quest’anno a Genova contro la Sampdoria, piazza un bel 3 alla voce «reti segnate nel campionato 2014-15». A meno che il Faraone non voglia regalarci qualche altra perla di talento nell’ultima giornata, in programma sabato alle 20.45 (ufficiale l’anticipo deciso dalla Lega Calcio) a Bergamo contro l’Atalanta.

El Shaarawy vicino alla conferma
I numeri della sofferenza di El Shaarawy sono impietosi: quasi 200 giorni dal primo e unico gol segnato quest’anno a Marassi contro i blucerchiati, ma soprattutto quasi due anni dall’ultima rete segnata a San Siro, siglata addirittura nel derby del 24 febbraio 2013. Questo forse riesce ad offrire la misura di quanto è mancato l’attaccante di Savona al Milan e a Filippo Inzaghi.
Al termine della gara, anziché lasciarsi andare a trionfalismi probabilmente fuori luogo, il Faraone ha mostrato tutta la sua lucidità e la consapevolezza che adesso occorre tornare a dare continuità a questo tipo di prestazioni, perché tutto il mondo del calcio, non solo il popolo rossonero, ha voglia di rivedere il calciatore che nei primi mesi della stagione 2012-13 incantò letteralmente le platee con prestazioni sensazionali e gol a grappoli: «Il prossimo anno devo ripartire con la voglia che ci ho messo in questi mesi».
E chissà che questo ritrovato entusiasmo non garantisca a El Shaarawy una conferma che fino a qualche settimana fa sembrava tutt’altro che scontata.

La curva sud contro Galliani
Sul fronte caldo della contestazione, la curva sud ha inscenato ancora una volta una protesta civile ma compatta nei confronti della società con uno striscione significativo: «Campagna acquisti o campagna elettorale??». Anche se a fungere da bersaglio per i tifosi del Milan, più che la proprietà è ancora una volta l’amministratore delegato Adriano Galliani, giudicato senza possibilità di appello come il vero responsabile di questa fallimentare stagione. Con uno striscione polemico («Galliani/Infront solo l'ultima novità caro presidente, ma chi comanda in questa società?») e numerosi cori, i ragazzi della curva sud hanno ribadito un concetto ormai chiaro: il Milan ha bisogno di fare piazza pulita.

E se poi domani Galliani tornasse a Milano con Carlo Ancelotti sotto braccio, cosa direbbero gli ultrà rossoneri?