1 maggio 2024
Aggiornato 17:00
Rossa sul podio a Monaco

Ferrari, Vettel approfitta del regalo di Hamilton

Un secondo posto fortunato ma meritato quello del pilota tedesco: «Ci confermiamo nelle prime posizioni e questo è positivo – commenta – E in gara eravamo più vicini che in qualifica alle frecce d'argento»

MONTECARLO – Come il suo connazionale e vincitore Nico Rosberg, anche Sebastian Vettel è stato tra i miracolati dell'incredibile errore della Mercedes negli ultimi giri del Gran Premio di Monaco. Quando il box delle frecce d'argento ha reagito all'ingresso in pista della safety car nel modo peggiore, ovvero richiamando per il pit stop Lewis Hamilton, fino a quel momento leader della gara, il ferrarista si è visto regalare il secondo posto. Quello stesso secondo posto che per tutto l'arco della corsa aveva cercato di strappare, senza successo, a Rosberg. Ma il risultato di Vettel è tutt'altro che immeritato: nelle fasi finali, infatti, è stato costretto a mettere tutto il suo impegno per riuscire a tenere a bada la rabbia di Hamilton e la rimonta di Daniel Ricciardo. Una sfida che ha portato a termine nel migliore dei modi.

Piazza d'onore
«Il secondo posto è un grande risultato per il team – conferma il quattro volte campione del mondo – Il fatto di essere sempre nelle prime posizioni è positivo e penso che in gara fossimo più vicini che in qualifica, per cui speriamo di mantenere questa tendenza. Ovviamente c'è stato un colpo di scena alla fine, un po' sorprendente, ma nel momento in cui contava c'eravamo e siamo riusciti a superare Lewis giusto poco prima che uscisse dai box». Pur non essendo stato in grado di lottare per la vittoria, il portacolori di Maranello è dunque soddisfatto della piazza d'onore: «Per tutta la gara avevamo cercato di mettere pressione su Nico – racconta Vettel – Ma, prima di tutto, aveva la velocità per rispondere e, in secondo luogo, quando abbiamo deciso di rientrare ai box, eravamo un po' troppo indietro quindi la strategia per superarlo non ha funzionato. Le abbiamo provate tutte per passarlo, ma la Mercedes ha reagito subito. È stato un peccato che io abbia dovuto doppiare una Manor perché prima di quel momento ero più vicino a Nico, non so se sarebbe stato abbastanza».

Strategia azzeccata
Tutto merito del cambio gomme deciso da Hamilton a fine gara. Anche il box Ferrari aveva valutato questa eventualità? «Prima della gara, avevamo valutato le diverse opzioni per i diversi momenti, sulla base dei distacchi che avremmo avuto nei confronti delle vetture dietro di noi – rivela – Ma in quel momento abbiamo deciso di restare in pista. Queste gomme non sono fatte per essere raffreddate e poi riscaldate di nuovo, per cui anche se pensavo che sia Nico che io avessimo risparmiato gli pneumatici quando ci siamo resi conto di non riuscire a riprendere Lewis, alla ripartenza è stato incredibilmente difficile riportarli in temperatura. Avevo dietro di me Lewis con un treno di supersoft nuove e in forma molto migliore ma, per tutti noi, è stato come avere un handicap per due o tre giri. Nico ha guidato molto bene dopo la ripartenza e io non avevo possibilità di restare vicino, perciò ho dovuto concentrarmi a tenere dietro di me le altre monoposto». Missione compiuta, Seb.