25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Calciomercato | Milan

Berlusconi chiama, Ancelotti non risponde

Si infittiscono le voci che vogliono il Milan, e Silvio Berlusconi in primis, sulle tracce di Carlo Ancelotti. Il tecnico del Real Madrid però, licenziato in malo modo dal presidente rossonero nel 2009, non sembra molto convinto della proposta.

MILANO - La notizia del giorno oggi in casa Milan è che Silvio Berlusconi avrebbe chiamato direttamente Ancelotti per chiedere all’attuale tecnico del Real Madrid la sua disponibilità a tornare in rossonero.
Sembra quasi che, a distanza di sei anni, tutti abbiano dimenticato il (malo) modo in cui il presidente onorario licenziò il buon Carletto, colpevole - a suo dire - di aver vinto solo uno scudetto e 2 Champions League (oltre ad un’altra finale persa con i famosi 6 minuti di Istanbul) durante il suo ottennato a Milanello. 

BERLUSCONI NEL 2009: TUTTA COLPA DI ANCELOTTI - «Tutta colpa di Ancelotti se abbiamo perso lo scudetto. Potevamo benissimo tenere testa all’Inter». E ancora: «Molte volte abbiamo davvero sbagliato la tattica. Noi abbiamo tanti calciatori bravissimo nel palleggio e allora dovevamo puntare su questo. E invece abbiamo fatto il contrario. E infatti abbiamo troppo spesso preso gol nella parte finale delle partite».
Poi l’immancabile «cado dalle nuvole» appena due giorni dopo, ma ormai la frittata era fatta. Era il 12 maggio 2009. 

IMPROVVISO CAMBIO DI ROTTA - Cosa potrebbe essere successo in questo periodo tanto da far tornare Berlusconi sui suoi passi e richiamare addirittura personalmente l’ex allenatore del Milan? Indubbiamente tante cose, ma nulla che possa aver fatto cambiare idea così radicalmente al numero uno rossonero.
E allora ecco sorgere tutta una serie di interrogativi sulla reale opportunità di una manovra del genere. Si punta su Carlo Ancelotti per reale convinzione nelle capacità e nelle potenzialità taumaturgiche dell’uomo da Reggiolo oppure - tanto per cambiare - si cerca la soluzione più rapida per blandire il tifoso rossonero riportando a casa una delle leggende più recenti dell’epopea berlusconiana? 

ANCELOTTI NON CONVINTO DALLA PROPOSTA DEL MILAN - I maligni oggi parlano di un’impresa impossibile, nata solo perché siamo in piena campagna elettorale. Senza voler essere dei maestri di cinismo, il dubbio resta. Ed anche le difficoltà oggettive di portare a compimento l’operazione.
Ancelotti infatti non sembrerebbe così convinto dalla proposta recapitata a Madrid da emissari rossoneri. Troppa nebbia sulla situazione societaria del Milan ma soprattutto sul futuro a breve e medio termine del club. L’allenatore del Real Madrid vorrebbe adeguate garanzie sia dal punto di vista economico (Carletto è ancora sotto contratto con le merengues fino al 2016, gratificato da un contratto da 7,5 milioni di euro l’anno), sia dal punto di vista tecnico relative al rafforzamento della rosa. E inoltre, a pesare fortemente sulla decisione di Ancelotti, ci sarebbe la mancanza di una competizione europea da disputare l’anno prossimo con il Milan.
L’aspetto emotivo conta, l’affetto dei tifosi anche, il miraggio di tornare a casa pure, ma tutto questo non può bastare. 

«MI SENTO ANCORA L'ALLENATORE DEL REAL» - E infatti, davanti ai microfoni della Casa Blanca, Carlo Ancelotti ha parlato ancora da tecnico del Real: «Non mi sono ancora confrontato con il club, ma continuo a pensare che sarò l'allenatore del Madrid finchè non mi comunicheranno qualcosa di diverso. Dopo la gara con il Getafe, domenica o lunedì, incontrerò la società per parlare del futuro. A quel punto sapremo».