11 ottobre 2024
Aggiornato 03:30
Gli effetti regolamentari del risultato della rossa nel GP del Qatar

Ducati, il doppio podio costa caro: addio al serbatoio più grande

Dalla prossima gara di Austin la casa di Borgo Panigale dovrà ridurre di due litri il carico massimo di benzina in gara. Ma gli effetti negativi sulle prestazioni dovrebbero comunque essere limitati, almeno sulla carta

BORGO PANIGALE – Anche salire sul podio ha i suoi lati negativi. Ne sa qualcosa la Ducati, che pur avendo mancato per soli 174 millesimi, nel Gran Premio inaugurale della stagione in Qatar, l'appuntamento con quella vittoria che le manca dal 2010, è tornata a casa con due podi in tasca. Un risultato che avrà un effetto diretto su quelle concessioni regolamentari che già prima dell'apertura delle ostilità erano state al centro di una lunga polemica tra la casa di Borgo Panigale e Valentino Rossi.

IL REGOLAMENTO – Le regole della classe Factory Option prevedono che quei team che non hanno vinto gare nel 2013 (oltre a Ducati, anche Suzuki e Aprilia) godano di maggiori vantaggi sul fronte delle gomme, del motore, delle giornate di test e della capienza del serbatoio. Man mano che si ottengono risultati positivi, però, per riequilibrare i rapporti di forza lo stesso regolamento impone che alcuni di questi vantaggi vengano ritirati. È il caso del carburante: le case suddette, infatti, possono utilizzarne quattro litri in più durante ogni gara rispetto alle Honda e alle Yamaha ufficiali. Ma solo finché non vincono una gara o salgono tre volte sul podio, dopodiché questa concessione viene dimezzata.

TETTO SFORATO – Nel 2014 la Ducati salì sul podio solo una volta con l'asciutto (ad Austin con Dovizioso), ma il secondo posto di Andrea Dovizioso e il terzo di Andrea Iannone domenica scorsa sono bastati a raggiungere il tetto massimo di tre. Per questo motivo la Federazione motociclistica internazionale ha reso noto ieri, con un comunicato ufficiale, che «la capacità massima dei loro serbatoi è stata ridotta da 24 a 22 litri. La direzione corsa della MotoGP ha notificato ufficialmente alla Ducati – precisa la nota – che questa modifica ha effetto immediato: dal Gran Premio degli Stati Uniti fino alla fine della stagione 2015, la capacità del loro serbatoio sarà al massimo di 22 litri».

E ORA? – Oltre alle rosse ufficiali di Dovizioso e Iannone, la regola si applica anche a quelle del team Pramac di Danilo Petrucci e Yonny Hernandez, ma non a quelle del team Avintia Racing di Hector Barbera e Mike Di Meglio, iscritte alla categoria Open. La vera domanda che i tifosi della casa italiana si pongono ora, però, è se questa riduzione del quantitativo di benzina avrà un impatto diretto sulle prestazioni della moto. Sulla carta, la risposta dovrebbe essere no: almeno a dar credito alle dichiarazioni del direttore generale Gigi Dall'Igna, che ha sempre sostenuto che il loro mezzo non ha comunque mai consumato più di 22 litri. Ma attenzione, bastano tre vittorie nelle gare che mancano alla fine della stagione per perdere anche il più ambito dei vantaggi regolamentari: la gomma posteriore più morbida da utilizzare in qualifica. Le altre concessioni rimarranno invece invariate, qualsiasi sia il risultato, fino al 2016, anno in cui verrà varato il nuovo regolamento della centralina unica.