27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Calcio | Mondiali Qatar 2022

Rummenigge: «I club non siano danneggiati»

In rappresentanza dell'Eca, l'associazione che raccoglie 204 società calcistiche europee, di cui è presidente, Rummenigge ha messo in guardia la FIFA che vorrebbe far disputare d'inverno il mondiale del Qatar per evitare le caldissime temperature estive di quella parte del mondo. Intanto la Bundesliga esclude l'ipotesi di giocare un turno di campionato all'estero.

MONACO - Altolà di Karl Heinz Rummenigge al mondiale del 2022 in programma in Qatar. In rappresentanza dell'Eca, l'associazione che raccoglie 204 società calcistiche europee, di cui è presidente, Rummenigge ha messo in guardia la FIFA che vorrebbe far disputare d'inverno il mondiale del Qatar per evitare le caldissime temperature estive di quella parte del mondo. Per Rummenigge c'è disponibilità a discutere ma ad una condizione «che i club non siano danneggiati. Un passaggio dai mesi estivi al periodo novembre-gennaio avrebbe un forte impatto sul nostro business e sui calendari. E non possono essere i club a pagare il conto finale. Non siamo pronti a questo».

BUNDESLIGA: ESCLUSA IPOTESI DI GIOCARE UN TURNO ALL'ESTERO - La Premier League valuta l'ipotesi di giocare un turno di campionato all'estero, la Bundesliga invece no. L'amministratore delegato della Lega tedesca Christian Seifert, a Londra per la conferenza «Leader Sport Business» in corso a Stamford Bridge, esclude in partenza l'idea di giocare una 35esima giornata oltre confine. «Abbiamo un approccio completamente diverso per il calcio tedesco - spiega a proposito dell'ipotesi vagliata dai colleghi inglesi - Sarebbe contro la nostra idea di come vanno trattati i tifosi. Forse, per ragioni economiche, sarebbe una bella iniziativa ma pensiamo a tutti i tifosi che vanno allo stadio nelle altre 34 giornate in tutte le condizioni, che ci sia vento o pioggia, e ai viaggi che fanno. Magari il loro club arriva a una partita che vale la salvezza e loro non possono andare allo stadio perchè si gioca in Thailandia. Non sarebbe da noi».