Figc - 11 agosto, il giorno del nuovo ct
In programma oggi il consiglio federale in cui il presidente della Figc Abete formalizzerà le sue dimissioni. Il principale candidato alla successione, Tavecchio, ci va cauto: «Voglio sentire dalla sua bocca che la sua scelta è irrevocabile»
ROMA - «Siamo qui per ascoltare e vedere. Se ci sarà l'elezione l'11 agosto vorrà dire che avremo trovato la soluzione. Speriamo di trovarla. Nulla di scontato? Io non do mai nulla per scontato mi piace guardare la realtà. Da arbitro la cosa importante è farsi trovare sempre preparati. E' una cosa tutta in itinere». Lo ha detto il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, entrando nella sede romana della Figc dove è in programma il consiglio federale in cui il presidente Giancarlo Abete formalizzerà le sue dimissioni dopo il fallimentare mondiale brasiliano. Sul tavolo anche la questione relativa al ct della Nazionale, dopo le dimissioni di Cesare Prandelli. «Sono stati fatti dei nomi, persone importanti e meritevoli - ha rilevato il numero uno dei fischietti italiani - il nuovo presidente sceglierà una persona che sulla carta darà la maggiore affidabilità. Sarà tardi nominarlo dopo l'11 agosto in ottica qualificazioni Europeo? Si parte ad handicap se non avremo il ct, ma credo che saremo così lungimiranti da averlo. Ma non è che un ct che arriva in un giorno, in un mese anzichè in 15 giorni, se ci sono i problemi li risolve. Prenderà atto della situazione ed avrà il tempo di lavorare».
TAVECCHIO: NUOVO CT ITALIA SARÀ DECISO L'11/8 - «Voglio sentire dalla bocca di Abete che le sue dimissioni sono veramente irrevocabili». Lo ha detto Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, entrando in Figc per partecipare al Consiglio federale. «Oggi di sicuro si raggiungerà la data dell'assemblea e con i tempi saremo entro l'11 agosto. Non credo che oggi sia nominato il nuovo ct e in ogni caso non avrebbe senso perchè sarà il Consiglio federale dell'11 agosto a deciderlo. Aspettiamo le dichiarazioni del presidente federale, che personalmente cercherò di convincere a recedere dalla sua posizione di dimissionario. C'è sempre questa strana logica che bisognare accostare l'amministrazione all'agonismo, quest'ultimo non può essere sempre positivo. Resta il fatto che il presidente Abete ha dato tanto alla sua federazione» ha aggiunto Tavecchio, indicato come favorito per la successione.