Vezzali: Rappresento un Paese che non si arrende

ROMA - «Sono emozionata, mi batte forte il cuore, di esperienze ne ho vissute tante. Ma questa è davvero importante». Sono le parole di Valentina Vezzali, scelta come portabandiera dell'Italia ai prossimi Giochi di Londra, durante il consiglio nazionale del Coni che si è tenuto questa mattina a Roma. «So di rappresentare un paese che eccelle in tanti settori - ha detto la fiorettista - un paese di uomini e donne che non si arrendono mai».

Rappresento un paese che non si arrende mai - «Sono emozionata di ricevere il 22 giugno dal capo dello Stato la bandiera con cui rappresenterò l'Italia - ha aggiunto l'olimpionica della scherma, vincitrice di tre ori individuali alle Olimpiadi -. Quando vinco una medaglia sono orgogliosa di far sventolare il tricolore. Portare la bandiera ai Giochi è un ruolo di grande responsabilità in un momento così particolare del paese, con la crisi economica, i giovani che non vedono il futuro, gli anziani che temono di perdere quello che hanno».
«Lo sport - ha concluso la Vezzali - è un momento per tornare a sognare, tutti giovani e anziani possono avere qualcosa in cui credere. So di rappresentare un paese di uomini e donne che non si arrendono e tengono sempre alto l'onore della bandiera».

Petrucci: La Vezzali un esempio per i giovani - «Valentina Vezzali non è solo una grande campionessa dello sport, ma anche un esempio per i giovani. Sarà un alfiere degno per l'Italia». Con queste parole il presidente del Coni, Gianni Petrucci, commenta la nomina ufficiale a portabandiera della schermitrice azzurra alle Olimpiadi di Londra. «È una campionessa non solo sui campi di gara - prosegue Petrucci - e a lei sarà dato l'onore di rappresentare il Paese come atleta e come cittadina. Vincere una medaglia è straordinario, portare la bandiera lo è altrettanto». Valentina Vezzali, 38enne jesina, è stata la prima schermitrice al mondo ad avere vinto tre medaglie d'oro consecutive ai Giochi olimpici (Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008). «È un nome su cui non c'è alcun dubbio. Ha vinto tutto quello che c'è da vincere, ha sempre dimostrato puntualità e serietà. Rappresentare l'Italia dopo campioni come Trillini, Chechi e Rossi sarà per lei un'emozione grande e un onore», conclude Petrucci.