Morosini, il Primario di Pescara: Possibile problema cerebrale
«Tutti hanno partecipato professionalmente. Penso che siamo andati oltre quella che è una rianimazione tradizionale, perché di solito dopo 40 minuti ci si ferma, qui siamo andati oltre un'ora e mezza»
PESCARA - «Non escludo problema cerebrale» è l'opinione di Lorenzo Paloscia, il responsabile dell'Unità Coronarica dell'Ospedale di Pescara, in riferimento alla morte del calciatore Piermario Morosini.
Il primario, in un'intervista al Tgcom24 ha spiegato: «Dopo aver visto com'è caduto ho capito subito che la situazione era grave. È stato subito sottoposto a massaggio cardiaco e ventilazione, che sono le cose principali da fare. Sono sceso subito sperando di poter dare un contributo. S'è visto subito che c'era qualcosa che non andava, non so se questo può far pensare a qualcosa di diverso dal cuore, magari a qualcosa di cerebrale».
«L'autopsia - spiega il medico - chiarirà ogni dubbio. Io ho messo tra le ipotesi anche quella cerebrale come plausibile».
«La prima volta che ho visto il ragazzo era già deceduto», racconta il primario, sottolineando: «Tutti hanno partecipato professionalmente. Penso che siamo andati oltre quella che è una rianimazione tradizionale, perché di solito dopo 40 minuti ci si ferma, qui siamo andati oltre un'ora e mezza. Credo che di macroscopico il ragazzo non avesse nulla, forse qualche piccolissima malformazione strana alla quale, però, puoi pensare solo dopo un sintomo».