3 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Calcio | Choc in campo

Muore Morosini, si fermano i campionati

La FIGC ordina lo stop delle partite di tutte le categorie. Abete: E' stato giusto fermare i campionati. Domani l' autopsia, i funerali forse mercoledì. Zeman sconvolto: Un'altra mazzata. Il medico sportivo: cercavo di rianimarlo, non reagiva. Il Livorno ritirerà la maglia 25 di Piermario

PESCARA - E' un fine settimana senza calcio, almeno in Italia. La Figc ha deciso ieri di sospendere tutti i campionati nazionali dopo la notizia della tragica morte di Piermario Morosini, calciatore del Livorno stroncato in campo da un arresto cardiaco nel corso della partita di serie B con il Pescara. Lo stop riguarda tutte le categorie, dalla serie A ai dilettanti.
La decisione della Figc è arrivata pochi minuti dopo la notizia della scomparsa di Morosini. La Federcalcio, attraverso il direttore generale Antonello Valentini ha annunciato la sospensione immediata delle competizioni, a partire dall'anticipo di serie A tra Milan e Genoa. La decisione è stata comunicata alle due squadre con i giocatori già in campo per il riscaldamento: la notizia, diffusa attraverso gli altoparlanti dello stadio, è stata accolta dagli applausi degli spettatori presenti al Meazza.

Abete: E' stato giusto fermare i campionati - «Fermando il campionato, pensiamo di aver preso la decisione più giusta, dato che si tratta di attimi e minuti. Abbiamo fatto delle riflessioni e in tempi rapidi siamo arrivati a questa decisione». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, rivive gli attimi drammatici che, ieri, una volta appresa la notizia della morte di Piermario Morosini, hanno portato alla sospensione di tutte le partite in programma nel fine settimana: «C'è stato un forte sostegno da parte del presidente del Coni Petrucci, un punto di riferimento e una garanzia per il mondo del calcio - aggiunge Abete -. Ieri ho ascoltato, chi prima chi dopo, Macalli (il presidente della Lega Pro, ndr), Tavecchio (il presidente della Lega nazionale dilettanti, ndr), Tommasi (presidente Assocalciatori, ndr) e Abodi (il presidente della Lega di B, ndr). Con quest'ultimo sono stato in costate contatto: la federazione ha preso la decisione in piena autonomia e maturata da una riflessione, ma sia nel momento del confronto che successivamente non sono emerse delle contrarietà. Anche se ci fossero state opinioni diverse, avremmo scelto ugualmente per lo stop».

Domani l' autopsia, i funerali forse mercoledì - Verrà effettuato domani pomeriggio a Pescara l'autopsia sul corpo di Pier Mario Morosini, il centrocampista delLivorno25enne di origini bergamasche, che ieri si è improvvisamente accasciato sul campo alla mezz'ora di Pescara-Livorno, colto da malore.
Subito dopo l'autospia, sarà fissata la data del funerale, che secondo quanto dichiarato dalla fidanzata del calciatore, dovrebbe tenersi mercoledì a Bergamo. Il pubblico ministero della procura di Pescara Valentina D'Agostino, nella domattina formalizzerà l'incarico per l'autopsia e comunicherà i quesiti al medico legale Cristian D'Ovidio. Dalla procura, per il momento, non filtrano indiscrezioni su eventuali ipotesi di reato. L'autopsia dovrà innanzitutto fare luce sulle cause del decesso. Non è ancora chiaro, infatti, se la morte del 25enne calciatore del Livorno sia stata determinata da un problema cardiaco o se abbia origini neurologiche.
Il primario del reparto di cardiologia dell'ospedale Santo Spirito di Pescara Leonardo Paloscia, propende per la seconda ipotesi. «E' difficile esprimersi prima dell'autopsia», ha premesso Paloscia, «ma l'assoluta mancanza di segnali di ripresa, anche dopo undici scariche di adrenalina, mi induce a pensare ad un aneurisma cerebrale».

Zeman sconvolto: Un'altra mazzata - La morte di Pier Mario Morosini nel corso dell'incontro di calcio Pescara-Livorno ha sconvolto il tecnico degli abruzzesi Zdenek Zeman, riaprendo una ferita ancora fresca. Solo due settimane fa, infatti, la città adriatica ha vissuto un altro dramma: il giorno prima di Pescara-Bari è morto improvvisamente Francesco Mancini, preparatore dei portieri degli abruzzesi, ex portiere di Foggia, Lazio e Napoli che per Zeman era come un figlio. Aveva 42 anni e anche a lui è stato fatale il cuore.

Il medico sportivo: cercavo di rianimarlo, non reagiva - «Ho cercato di rianimarlo, ma il ragazzo non reagiva». Così il medico del Livorno Manlio Porcellini, racconta a La Nazione i terribili istanti che hanno portato alla morte di Piermario Morosini, ieri allo stadio «Adriatico» di Pescara. Porcellini spiega anche di aver capito subito che il giocatore si era accasciato al suolo in maniera innaturale, e di essersi precipitato sul terreno di gioco, prima ancora che l'arbitro fermasse l'azione. E già quando ha raggiunto Piermario, il medico ha visto che il ragazzo aveva la testa rivolta all'indietro, gli occhi sbarrati e le mani contratte. Inutile l'immediato tentativo di massaggio cardiaco. La conferma, dal professor Leonardo Paloscia, primario del reparto di emodinamica dell'ospedale Santo Spirito di Pescara, che era sugli spalti per seguire la partita e immediatamente è sceso sul terreno di gioco per prestare la sua opera: «le abbiamo provate tutte per rianimarlo, ma non c'è stato niente da fare».

Il Livorno ritirerà la maglia 25 di Piermario - Il Livorno ritirerà la maglia numero 25 di Piermario Morosini. «Questa è la volontà del presidente Aldo Spinelli», spiega il responsabile dell'area tecnica della società amaranto, Attilio Perotti. Per il ritiro della maglia del calciatore deceduto ieri a Pescara si attende solo l'ufficialità della decisione. «Credo che sarà formalizzata presto», aggiunge Perotti.