10 dicembre 2024
Aggiornato 05:30
Recupero della prima giornata di Serie A

Udinese e Juventus vanno in bianco

La squadra di Conte prima col Milan a 34 punti. L'Udinese, che prima di questa partita aveva sempre vinto in casa, resta al secondo posto a -2 dalla coppia di testa. Guidolin: Questo non è calcio. Marotta: Borriello? Solo un sondaggio

UDINE - Finisce 0-0 la sfida del Friuli tra Udinese e Juventus, valida come recupero della prima giornata di Serie A. Il pareggio permette alla Juve, ancora imbattuta, di agganciare al comando della classifica a quota 34 punti il Milan, che nell'anticipo aveva battuto 2-0 il Cagliari. L'Udinese, che prima di questa partita aveva sempre vinto in casa, resta al secondo posto a -2 dalla coppia di testa.

E' la Juve a rendersi subito pericolosa con Marchisio, uno dei più attivi: all'8' il centrocampista prova a sorprendere Handanovic con un esterno destro dal limite che termina di poco a lato della porta difesa dallo sloveno. Risposta dell'Udinese affidata a Isla che al 12', approfittando di un errore di Chiellini, prova il pallonetto su Buffon in uscita, ma guadagna solo un corner. Ancora Marchisio ci prova prima dell'intervallo con un destro a giro: palla fuori di pochissimo.

Ripresa più equilibrata. La migliore occasione capita a Chiellini che, sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, salta più in alto di tutti e schiaccia di testa, Handanovic blocca a terra. Nel finale entra Quagliarella che si rende pericoloso con un paio di conclusioni: la prima esce di poco, sulla seconda Handanovic si oppone salvandosi in calcio d'angolo. L'Udinese prova a colpire di rimessa, ma il risultato non cambia. Al 92' espulso per proteste Guidolin. E' l'ultima nota di cronaca: al Friuli è 0-0.

Guidolin: Questo non è calcio - «Questo non è calcio, non è umano giocare tre partite in cinque giorni e ventuno ore, e sempre al freddo». E' scuro in volto il tecnico dell'Udinese, Francesco Guidolin, nonostante il buon pareggio contro la Juventus.
L'allenatore della formazione friulana non nasconde la rabbia per gli impegni troppo ravvicinati dei suoi giocatori, che negli ultimi cinque giorni sono stati costretti ad affrontare un mini-tour de force tra Europa League e campionato. «E' la terza volta che l'Udinese fa tre partite in sei giorni - aggiunge Guidolin -. Abbiamo giocato giovedì, domenica e oggi: non voglio cercare scusanti, chiedo solo se questo è giusto. Chiedo se così si può vedere un calcio brillante, scintillante, veloce e ad alto ritmo».

Una battuta anche sulla partita: «Pensavo che la Juventus giocasse con il solito 4-3-3, non con il 3-5-2. Ma è stata equilibrata, io sono soddisfatto di questo punto ottenuto, la Juve ha avuto qualche occasione in più. La mia espulsione? Mi ero un po' arrabbiato, ma ingiustamente, con i giocatori della Juve che non avevano messo fuori un pallone, mentre noi lo abbiamo buttato fuori tre volte per un loro giocatore infortunato. Non ci è stato restituito, ma i giocatori della Juve non potevano vedere, non hanno colpe. Sono uscito dall'area tecnica e mi hanno allontanato».

Marotta: Borriello? Solo un sondaggio - Marco Borriello e la Juventus si guardano. Si lanciano occhiate complici, ma ancora nessuno dei due è uscito del tutto allo scoperto. I bianconeri, per bocca del loro ds Beppe Marotta, hanno dichiarato ieri l'interesse per l'attaccante della Roma, relegato costantemente in panchina dal tecnico Luis Enrique. Ma ancora non c'è niente di concreto. «Borriello è un ottimo giocatore - conferma oggi Marotta a Sky prima di Udinese-Juventus -. Come ho già detto, noi staremo attenti a sfruttare eventuali opportunità che il mercato offre, fermo restando il grande merito che va riconosciuto a questo gruppo che fino ad oggi è virtualmente in testa alla classifica».

Una mezza conferma insomma. «Ci metteremo attorno a un tavolo come è gusto fare, tutte le componenti societarie e faremo le nostre valutazioni - afferma Marotta -. Ma ad oggi l'unica cosa certa è che non abbiamo preso nessuno. I sondaggi vanno fatti, rientrano nella routine del calciomercato, ma non abbiamo assolutamente parlato in modo concreto con la Roma». Il problema principale della Juventus in chiave acquisti sono gli esuberi: attaccanti del calibro di Amauri, Toni e Iaquinta, con contratti milionari, tenuti ai box per scelta tecnica. «Non possiamo permetterci di sforare il budget preventivato - ha concluso il ds ex Sampdoria -. Tre giocatori portano con sé anche dei compensi, degli stipendi, quindi dobbiamo valutare tutto con attenzione. Servirà tanta pazienza».