19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Calcio | Serie A

Leo: Vincere a Brescia per sognare in Champions

L'operazione-rimonta parte dal Rigamonti: «Domani sarà dura. Tutte le squadre partono con l'obiettivo di vincere tutte le competizioni»

ROMA - Vincere a Brescia domani per lanciare nel migliore dei modi l'operazione-rimonta in Champions League. E' semplice il programma di Leonardo in vista dei prossimi due impegni dell'Inter, attesa domani dall'anticipo di campionato al Rigamonti e martedì dal ritorno degli ottavi della massima competizione europea sul campo del Bayern Monaco. «Ci sentiamo in grado di riuscire ad andare avanti in Champions League così come nel campionato», ha detto il tecnico dell'Inter oggi in conferenza stampa, «e non credo si tratti di una responsabilità esagerata, perché sapere di essere ancora in corso per tutto dà una grande motivazione. Tutte le squadre partono con l'obiettivo di vincere tutte le competizioni, detto questo dobbiamo pensare partita dopo partita cercando di fare del nostro meglio».

Contro le rondinelle Leonardo si aspetta una partita «molto difficile»: «E' un avversario che può giocare in tanti modi e dare scarsissimi punti di riferimento, per esempio con una difesa a tre uomini che può diventare a cinque o a quattro in base alle situazioni di gioco. Un avversario che ha già messo in difficoltà tante squadre», ha spiegato l'ex bandiera del Milan. Nella lista dei convocati, ricorda il sito dell'Inter, non sono stati inseriti Cristian Chivu («ha un problema muscolare e un colpo al piede che ha trascinato per alcuni giorni, ma niente di grave«), Esteban Cambiasso e Thiago Motta.

Nonostante le assenze Leonardo chiede ai suoi di tirare dritto puntando a battere il Brescia per arrivare nel migliore dei modi alla sfida con il Bayern, uscito vittorioso per 1-0 dal primo round disputato al Meazza. «Ogni partita è importante perché vincere cambia il risveglio del giorno dopo e fa andare avanti», ha detto Leonardo, «dopo un successo vai avanti con uno spirito che dà ottimismo. La gara con il Brescia ha alla base una motivazione altissima e questo è un segnale che dà già una risposta».

Infine su Calciopoli e sulla convocazione di Massimo Moratti decisa dalla procura federale in merito all'esposto della Juventus sullo scudetto 2005-2006. «Mi farebbe molto piacere se non si parlasse così tanto di questo argomento», ha detto Leonardo, che all'epoca dello scandalo faceva parte dell'organigramma del Milan, una delle società condannate. «Inoltre», ha aggiunto, «si tratta di cose che io personalmente non sono in grado di giudicare perché non ho le coordinate giuste per farlo. Io sono sempre per il chiarimento di tutto, ma non saprei dire più di questo. Non voglio cercare un qualcos'altro che non c'è, voglio solo che usciamo da tutto questo. Certo quello che succede dà fastidio a tutti. Spero si arrivi alla fine e si ricominci con l'idea di un calcio come competizione sana e fatta di passioni».