18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Sicurezza negli stadi

Roma-Cesena, un arresto e una denuncia per lancio fumogeni

Durante il primo tempo della partita qualche protesta contro la tessera del tifoso

ROMA - Un arresto e una denuncia per accensione e lancio di fumogeni e altre 8 denunce per scavalcamento. Per tutti è scattato il Daspo. Questo il bilancio fatto dalla Questura di Roma dopo la partita di serie A Roma-Cesena che si è svolta ieri sera all'Olimpico: un bilancio positivo, visti i timori di veementi proteste dei tifosi contro la 'tessera del tifoso' voluta dal Viminale, ieri alla prima 'prova del fuoco'.

Nel corso del primo tempo si sono comunque verificate alcune manifestazioni di dissenso per la Tessera del Tifoso: circa 2000 tifosi della Curva sud non tesserati e muniti di regolare biglietto, dopo aver varcato i tornelli d'accesso, si sono fermati nel piazzale interno dello stesso settore, giocando a pallone ed intonando slogan di protesta contro la Tessera. Poi, poco dopo l'inizio del secondo tempo, hanno raggiunto gli spalti: proprio in quel frangente sono stati accesi 2 fumogeni. Grazie anche all'esame delle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso dello stadio e monitorate in tempo reale dal Centro per la gestione della sicurezza dell'evento i due autori del gesto sono stati rintracciati durante le fasi di deflusso ed accompagnati presso il posto di polizia.

Il primo, un romano di 21 anni, che dopo l'accensione del fumogeno lo aveva lanciato a bordo campo, è stato arrestato e sottoposto a daspo per la durata di 5 anni con prescrizioni. Il secondo, un romano di 27 anni, è invece stato denunciato per accensione di artifizi pirotecnici e sottoposto a daspo di 3 anni. Altri 50 tifosi, privi di biglietto, sono rimasti invece all'esterno dell'area di prefiltraggio di Largo De Bosis per manifestare contro la Tessera del tifoso.