28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Gli azzurri a casa

Prandelli riparte dalle macerie

I giocatori della nazionale sbarcheranno alle 8 a Fiumicino, Abete: «Problema strutturale»

JOHANNESBURG - Con le ossa rotte e le idee confuse su un futuro quantomeno incerto, la nazionale azzurra torna a casa per ricominciare da zero e assistere in poltrona alla volata verso la Coppa del Mondo. La spedizione guidata da Marcello Lippi in Sudafrica ha toccato il punto più basso nella storia delle partecipazioni italiane ai Mondiali: due pareggi ed una sconfitta, ultimo posto nel girone più facile tra gli otto di questa prima fase del torneo iridato, e una squadra privata alla radice di gioco, identità e fascino. Dal primo luglio Cesare Prandelli sarà chiamato a ricostruire tutto da zero, partendo dalle macerie di questa esperienza fallimentare firmata da Lippi.

ABETE - «Non vedo il legame tra la nomina di Marcello Lippi e le mie dimissioni», ha detto oggi il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete: «Farò tutto quello che è utile per il calcio italiano come penso di aver fatto, sbagliando anche alcune volte, ma in buona fede. Non sono persona legata alla logica della poltrona. Rispondo con serenità in primis alla mia coscienza, alla base che mi ha eletto e alla responsabilità di far ripartire il sistema calcio. Se il problema delle dimissioni è legato alla scelta di Lippi, non si pone perchè l'individuazione del commissario tecnico è una scelta legittima del presidente federale», ha aggiunto il numero uno della Figc, che richiamò Lippi al timone della nazionale per rimpiazzare Roberto Donadoni, scaricato dopo l'eliminazione da Euro 2008. Abete, che ha imputato il fallimento della spedizione di Lippi ad un «problema strutturale» del calcio italiano, oggi ha sottolineato «l'obbligo di ripartire da Prandelli».

Gli azzurri, intanto, stasera alle 22 si imbarcheranno sul volo di ritorno. La truppa della nazionale sbarcherà a Fiumicino alle 8 del mattino per poi proseguire, in parte, verso Malpensa. Per Fabio Cannavaro, tra i più deludenti nel disastro azzurro, si tratterà dell'ultimo viaggio con la divisa della nazionale. «E' stata una delle serate più brutte», ha detto oggi Cannavaro, «nessuno si sarebbe aspettato un Mondiale così e che l'Italia finisse ultima nel girone».

CANNAVARO - Il gruppo azzurro è stato accompagnato fin dall'inizio da un certo scetticismo, ma Cannavaro, anche dopo questa storica disfatta, resta al fianco di Lippi: «Fenomeni in giro non ne vedo - ha continuato l'ex difensore della Juventus - rispetto Cassano ma con lui abbiamo fatto due Europei e non li abbiamo vinti. I Totti e i Del Piero non ci sono. Adesso bisogna voltare pagina e andare avanti con un nuovo allenatore. Se restiamo a questo punto ci mettiamo altri 26 anni a vincere un mondiale, e l'Italia non può permetterselo. Sappiamo di aver fatto una brutta figura e chi verrà dopo dovrà ripartire anche velocemente. Abbiamo sbagliato tanto e questo ci dispiace, ma è presto per fare delle analisi».