16 marzo 2025
Aggiornato 08:00
Mondiale 2010 | Germania

Lahm: mi piacerebbe restare capitano

Il team manager Bierhoff: «La fascia sua in Sudafrica, poi tornerà a Ballack»

DURBAN - Una piccola polemica sul destino della fascia di capitano scuote la vigilia della semifinale dei Mondiali di calcio sudafricani della Germania, attesa domani sera dal match contro la Spagna a Durban. Interrogato dalla Bild sul suo desiderio di restare capitano anche dopo i Mondiali, quando tornerà dall'infortunio Michael Ballack, Philipp Lahm ha risposto con sincerità, augurandosi di poter continuare ad indossare la fascia. «Mi è piaciuto davvero tanto ricoprire questo ruolo, perché ora dovrei scegliere di rinunciare di mia spontanea volontà?», ha risposto Lahm alla domanda del popolare quotidiano.

Il ventiseienne terzino del Bayern Monaco ritiene infatti di avere «svolto in pieno» il lavoro che gli era stato assegnato: «Quando in campo fai tutto quello che ti viene chiesto e quando hai tutto sotto controllo, ed è quello che faccio io nella mia posizione, vuoi ancora di più. Vuoi assumerti ancora più responsabilità, vuoi occuparti anche del resto. Ed è il mio caso in questi Mondiali».

Alla luce di queste parole, il team manager Oliver Bierhoff oggi però è stato chiaro: «Il nostro capitano è sempre Ballack, e Lahm è il capitano in questi Mondiali», ha detto l'ex attaccante della nazionale tedesca. Che ha solo fatto notare una leggera intempestività da parte di Lahm, che ha parlato di Ballack (che la prossima stagione giocherà al Bayer Leverkusen) proprio quando il centrocampista infortunato ha lasciato il ritiro della nazionale, al quale si era aggregato per seguire i compagni nelle ultime partite: «Ma non c'é disaccordo. Ci piace che Lahm abbia voglia di assumersi maggiori responsabilità. D'altronde, cos'altro avrebbe potuto dire?» Ma sulla domanda se Ballack sarà ancora utile alla nazionale, Lahm non ha risposto. «Non è compito mio dire si o no», ha detto il terzino.

Sempre secondo Bierhoff, però, la Bild (e non sarebbe una novità visto lo stile sensazionalistico del giornale) avrebbe enfatizzato, «interpretandole all'eccesso», quelle che in realtà invece sarebbero state le parole di Lahm.