Lippi: chiedo più fiducia per questa nazionale
Le prime scelte del tecnico: ballottaggio Rossi-Quagliarella. Restano 28 giocator. «L'assenza di numeri dieci non è un problema»
ROMA - Marcello Lippi chiede fiducia per la nazionale italiana. Il ct nel giorno della presentazione della lista pre-mondiale (esclusi gli juventini Grosso e Candreva) parla di un gruppo senza numeri dieci ma meritevole di fiducia. «Avverto troppo scetticismo, penso che questi giocatori e anche il tecnico e il suo staff meritino fiducia», ha detto il ct che ha parlato di un gruppo ancora in costruzione. Da qui la decisione di portare 28 giocatori nel ririto del Sestriere e prendersi «dieci giorni per pensare e fare le scelte giuste».
Nessun numero dieci quindi, un falso problema per il ct: «Non credo sia un grandissimo problema si possono raggiungere risultati anche in modo diverso. Mi sembra che la sfiducia dipenda dal fatto che non sono stati convocati uno o due giocatori», osserva il ct. «Va ricordato che che tante volte, quando il numero 10 c'è stato, l'Italia è andata a casa dopo il girone di qualificazione».
Lippi apre una parentesi su Grosso e gli altri esclusi. I reduci del mondiale di Germania 2006 sono solo nove: «Gli ho telefonato ieri, non avete idea di quanto mi sia costato. Così come mi è costato rinunciare a 14 dei 23 con i quali ho passato momenti straordinari, vale anche per Perrotta, Toni e gli altri che non sono venuti. Ma in questo momento penso sia giusto così».
Nessuna riposta sul futuro, solo una battuta: «Il prossimo ct si chiamerà sondaggio. Consiglio alla federazione, anche per risparmiare un po d' soldi, di fare le prossime convocazione con dei sondaggi. Quattro anni fa dissi al presidente, allora capo-delegazione, che non sarei rimasto. Eppure abbiamo vinto lo stesso il Mondiale».
La nazionale è la «squadra dei sogni» e io la vedo con un grande calderone dove ogni giocatore porta le sue qualità e c'è un allenatore che di volta in volta sceglie le caratteristiche da opporre all'avversario. Ognuno deve dare il suo contributo e mettersi a disposizione di tutti gli altri», conclude il ct ribadendo che nessun numero dieci può sostituirsi ad un gruppo unito.
- 06/07/2010 Lahm: mi piacerebbe restare capitano
- 09/04/2010 Al Qaida: pronti a colpire gli azzurri ai mondiali