1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
L'Olimpico esulta per l'Inter

Lo scudetto si fa nerazzurro

I milanesi battono 2-0 una Lazio «morbida», +2 sulla Roma. Il risultato ha mandato in visibilio i tifosi di entrambe le squadre

ROMA - I boati di uno stadio intero, unito contro la Lazio in campo e contro la Roma spettatrice interessata, hanno accompagnato i tre punti che hanno consentito all'Inter di mettere una serie ipoteca sul 18.mo scudetto nella storia del club nerazzurro. Nell'atteso posticipo dell'Olimpico una Lazio apparsa morbida - e già priva di reali stimoli dopo il pareggio tra Atalanta e Bologna avvelenato dalle polemiche arbitrali dei bergamaschi - si è arresa all'Inter con un 2-0 deciso da un gol nel primo minuto di recupero del primo tempo firmato dall'ex romanista Walter Samuel, a segno con un comodo colpo di testa da distanza ravvicinata su amnesia generale della difesa biancoceleste, e dal raddoppio di Thiago Motta (sempre di testa su corner).

Il risultato ha mandato in visibilio i tifosi di entrambe le squadre, unite nei cori di scherno alla Roma e nell'esultanza per i gol nerazzurri (in entrambe le occasioni la curva dei sostenitori della squadra di Edy Reja ha esposto uno striscione con su scritto «Oh Nooo«). L'Inter, che nelle ultime due giornate giocherà in casa con il Chievo e quindi sul campo del Siena, ha conservato in questo modo i due punti di margine sulla Roma, tornata temporaneamente al comando della classifica grazie al 2-1 ottenuto a fatica sabato in casa del Parma al termine di una battaglia di 90 minuti. La Roma, che otterrebbe il titolo anche in caso di arrivo a pari punti con l'Inter, nelle ultime due giornate ospiterà il Cagliari per poi chiudere a Verona con il Chievo. Mercoledì Inter e Roma si ritroveranno di fronte, ancora all'Olimpico, nella finale di Coppa Italia.

Sul fronte della corsa alla Champions League la terzultima giornata ha tagliato fuori Juventus e Napoli dalla volata per l'Europa che conta, mentre in coda è arrivata la certezza matematica della retrocessione del Siena con l'Atalanta di fatto condannata da un incredibile autogol nel finale. La 36.ma giornata del campionato di Serie A ha bocciato definitivamente le aspirazioni di Napoli e Juventus lasciando sospeso tra Sampdoria e Palermo il sogno della qualificazione ai preliminari della Champions League. La Sampdoria, trascinata da un gol per tempo di Antonio Cassano e Rreto Ziegler, ha sconfitto il Livorno per 2-0 a Genova conservando il quarto posto con due punti di margine sul Palermo, passato per 2-1 sul campo del Siena matematicamente retrocesso.

Il Napoli, grazie ad un gol decisivo di Ezequiel Lavezzi, ha sbancato il campo del Chievo Verona per 2-1 ottenendo un sorpasso importante sulla Juventus, ora settima in classifica ad un punto dai campani dopo l'1-1 maturato nel match esterno con il Catania. Napoli e Juventus, staccate di cinque e sei punti dal Palermo, nelle ultime due giornate si contenderanno il sesto posto, fondamentale per la qualificazione diretta all'Europa League (la settima deve passare per i preliminari). Negli altri incontri Bari-Genoa 3-0 e Cagliari-Udinese 2-2 con i friulani salvi a quota 43 punti.