2 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Tour de France

Contador padrone: «Ho vinto di fisico e testa»

Lo spagnolo domani da trionfatore a Parigi: «Corsa durissima. Sarà podio storico»

PARIGI - Il quarto posto colto ieri sul Mont Ventoux alla fine della ventesima e penultima tappa ha permesso allo spagnolo Alberto Contador (Astana) di difendere la maglia gialla e di mettere ormai in tasca il secondo trionfo al Tour de France, che diventerà ufficiale oggi dopo la tradizionale passerella conclusiva sui Campi Elisi di Parigi.

VITTORIA DI FISICO E TESTA - «E' stata una corda durissima, me l'aspettavo così, occorreva essere presenti fisicamente, ma anche psicologicamente: ogni giorno mi dicevo, meno male un altro è passato», ha detto Contador. «Questa vittoria non è stata più dura di quella del 2007. Allora si decideva tutto in una cronometro, quest'anno occorreva avere gambe per rispondere tutti i giorni agli altri. Ma oggi ho anche più margine sugli altri rispetto a due anni fa. Nel 2007 ho vinto con il fisico, oggi con il fisico e la testa. Ma ho lavorato tutta la stagione con un solo obiettivo, tornare a vincere il Tour. Nel 2007 potevo contare sul fattore sorpresa, questa volta invece ho avuto la difficoltà supplementare nell'essere indicato come il favorito».

ANTIDOPING - Nei giorni scorsi lo statunitense Greg Lemond, vittorioso al Tour per tre volte, aveva espresso dubbi sulle prestazioni di Contador, ma lo spagnolo non aveva voluto rispondere. Oggi le cose per lui però sono cambiate: «Non voglio dare troppa importanza a questa discussione, dico solo che io sono a disposizione dell'antidoping per 365 giorni all'anno, sanno sempre dove mi trovo, mi sottopongo ai tantissimi test con pazienza perché sono convinti che rappresentino un bene per questo sport. Molti soldi vengono spesi per l'antidoping ed io credo che questa scelta stia dando dei frutti. Sono convinto che il gruppo abbia intenzione di cambiare radicalmente atteggiamento e questa sarebbe una grande vittoria».