7 maggio 2024
Aggiornato 20:30
Serie A

Calcio, Mourinho-Ranieri-Spalletti: orgoglio, self-control, gufate

Ieri Mourinho ad Appiano Gentile ha voluto ribadire «l'orgoglio» per le dichiarazioni rilasciate martedì

ROMA - Palla da Vinovo ad Appiano, triangolo chiuso a Trigoria. Dal «self-control» di Claudio Ranieri, all'orgoglio di Jose Mourinho, alle «gufate» di Luciano Spalletti. A quasi una settimana dal rocambolesco 3-3 tra Inter e Roma di San Siro che prima ha scatenato le proteste dei giallorossi per l'inesistente rigore assegnato dall'arbitro Nicola Rizzoli a Mario Balotelli, e che quindi ha provocato la reazione incrociata di Ranieri e Mourinho, agli ormai celeberrimi sette minuti di sfogo dell'allenatore nerazzurro di martedì, la polemica ha subito ieri un apparente «down», con due dei principali attori protagonisti più intenti a smorzare che ad alimentare il fuoco.

«Tutto quello che ho già detto è ok», ha detto Ranieri nel primo pomeriggio di ieri. «Ma purtroppo non sono così libero con me stesso per poter dire tutto quello che penso, si chiama self-control». All'inizio della settimana, invece, imbeccato dalle proteste di Spalletti, che aveva spiegato di voler evidenziare l'errore dell'arbitro «per non correre il rischio di passare per coglione.», l'allenatore della Juventus si era di fatti tirato dentro ricordando al collega giallorosso che «i coglioni viaggiano sempre in coppia». A sottolineare che se l'Inter viene favorita e se nessuno contrasta il pensiero di Mourinho (secondo il quale su Balotelli c'era rigore), a rimetterci è anche la sua Juve, che in classifica insegue la capolista a -7.

Ieri Mourinho ad Appiano Gentile ha voluto ribadire «l'orgoglio» per le dichiarazioni rilasciate martedì. «Non sono arrabbiato, mi piace cambiare, qualche volta mi taglio i capelli, un giorno vengo con la barba lunga, oggi invece sono perfetto», ha detto l'allenatore nerazzurro. «Mi piace cambiare, anche nelle conferenze stampa. Ma se si vuole trovare un aggettivo per dire come mi sento non è sicuramente arrabbiato la parola giusta. Può essere orgoglioso. Di cosa? Di me».

Spalletti, che oggi in Roma-Udinese per l'anticipo in programma all'Olimpico sarà squalificato proprio in conseguenza delle proteste rivolte in campo contro la direzione arbitrale, ha detto di essere rimasto «sorpreso» dallo sfogo di Mourinho di martedì. «L'avevo incontrato all'uscita dalla sua conferenza stampa a San Siro mentre entravo io, mi ha abbracciato, fatto i complimenti e augurato di andare avanti in Champions», ha detto Spalletti. «Ventiquattro ore dopo, una gufata pazzesca. Zero titoli, ha detto. Io so che se non arrivo quarto avrò fallito a livello professionale, perché come dice lui la mia squadra è forte. Ma lui ha fatto vedere di aver perso serenità e sicurezza. Dire 'zero titoli la Roma, zero il Milan', sembra un timore per quello che andrà a incontrare col Manchester United e prepararsi a quello che succederà».