Celiachia, i sintomi che possono destare allarme
Il dottor Floriano Rosina spiega a Diario Salute TV quali sono i sintomi che necessitano di approfondimento in caso di sospetta celiachia
La malattia celiaca è oggi una malattia frequente, anche se una volta veniva classificata come patologia rara. In realtà si è visto che anche alle nostre latitudini, quindi in Italia, il tasso di prevalenza della celiachia si colloca intorno allo 0,5 percento. Ciò significa che una persona su duecento potrebbe soffrire di celiachia – spiega il dottor Floriano Rosina medico chirurgo specializzato in gastroenterologia e direttore del centro Medical Team a Torino.
Quando bisogna sospettare la celiachia?
«Per il gastroenterologo è prassi eseguire il test per la malattia celiaca in tutti i soggetti che presentano sintomi addominali anche più vaghi. Io ricordo che i primi celiaci che ho visto quando ho iniziato la carriera di gastroenterologo – circa trent’anni fa – erano individui assolutamente devastati con diarree terribili, dimagriti e incredibilmente defedati. Attualmente il celiaco può anche avere pochi sintomi. In genere i test per la celiachia vengono effettuati nei soggetti che presentano meteorismo, dolori addominali o diarrea ridotta. Ma esistono anche dei celiaci che vanno di corpo normalmente o sono addirittura stitici».
L’esame del sangue
«In presenza di tali sintomatologie noi richiediamo un test semplice che è il dosaggio degli anticorpi anti trans glutaminasi – un dosaggio che viene eseguito tramite prelievo di sangue. Questo deve essere associato ai livelli di immunoglobuline di tipo A, perché nei soggetti che sono deficitari il test potrebbe risultare falsamente negativo».
Gli specialisti che scovano la celiachia
«Attualmente, la maggior parte delle diagnosi di celiachia non vengono sottoposte da gastroenterologi ma specialisti di altre competenze. Nella fattispecie, gli endocrinologi – perché la celiachia è facilmente associata a patologie tiroidee, soprattutto se queste ultime insorgono in un soggetto giovane – e i metaboliti ossei. La celiachia, infatti, porta all’insorgenza di un’osteoporosi precoce».
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