Le bevande energetiche aumentano il rischio di ictus del 500% (anche nei giovani)
Un altro studio conferma la relazione tra il consumo di bevande energetiche e il rischio di ictus

Ennesimo allarme per quanto riguarda le bevande energetiche, il cui consumo sta assistendo a un forte aumento anche nel nostro paese. Recenti dati ottenuti dalla British Soft Drink Association hanno rivelato che l’acquisto di tali prodotti (nel regno Unito) è aumentato da 463 milioni di litri nel 2010 a 679 milioni nel 2017. Dati esorbitanti che non si discostano poi così tanto da quelli italiani e che mostrano il pericolo a cui andiamo incontro. Nuovi studi, infatti, hanno confermato il forte collegamento tra bevande energetiche e rischio di malattie cardiovascolari.
Problemi cardiaci
Come riportato nel quotidiano Mirror, le bevande energetiche potrebbero aumentare il rischio di ictus del 500% (5 volte) e battiti cardiaci irregolari. Si ritiene, infatti, che l’aumento del consumo di tali prodotti sia anche strettamente correlato con l’aumento dei casi di aritmia in soggetti insospettabili. «Non dovresti necessariamente avere un cuore difettoso per soffrire di aritmia - gli stimolanti contenenti caffeina possono innescarlo. Anche sei o sette caffè al giorno potrebbero farlo, ma queste bevande energetiche comportano un rischio molto più elevato», ha dichiarato Trudie Lobban, fondatore e CEO di The Arrhythmia Alliance.
Sembrava di morire
Tra le vittime delle bevande energetiche vi è anche un uomo di 52 anni di nome Mark Horsman. Lui stesso può testimoniare la sua terrificante esperienza di aritmia, grave a tal punto che ha detto che gli sembrava di morire. Oltre al consumo abituale di caffè, l’uomo aveva l’abitudine di consumare alcune lattine di Red Bull (fino a tre al giorno). Una quantità simile gli occorreva per avere sostegno nel suo lavoro. Tuttavia, un giorno, proprio dopo aver bevuto una lattina, ha asserito di aver sentito come uno strano suono provenire dal suo cuore e – insieme – anche uno battito anomalo. E da quel momento il tutto non ha fatto altro che peggiorare.
Un’esperienza terrificante
E’ stato assolutamente terrificante, il mio cuore batteva molto velocemente, poi ha perso un colpo e poi è «esploso». Il medico che lo ha visitato in quel momento ha detto che si trattava di un battito cardiaco ectopico causato da un eccesso di caffeina. E Mark, una volta appresa la notizia, ha immediatamente smesso di consumare questo genere di bevande. Ma è stato talmente male che ha pensato che qualcuno dovrebbe vietarne la vendita. «Ora mi sento molto meglio, non mi sono reso conto di cosa stava facendo giorno per giorno alla mia salute, fino a quando non ho smesso di consumarla. Penso che dovrebbero essere vietate, non toccherò più la caffeina in vita mia».
Le conferma da diverse ricerche
Sono state diverse le ricerche che hanno confermato il grave impatto che le bevande energetiche possono avere sul sistema cardiovascolare. Un recente studio, guidato dal dottor John Higgins dell'Università del Texas (Houston) ha messo in evidenza come tali bibite possano danneggiare le arterie. «Poiché le bevande energetiche stanno diventando sempre più popolari, è importante studiare gli effetti di queste bevande su coloro che le bevono frequentemente e determinare meglio se esiste un modello di consumo sicuro», spiega Higgins. Altri scienziati, che hanno pubblicato i risultati delle loro indagini sul Journal of Addiction Medicine, hanno mostrato che tra i diversi meccanismi che possono scatenare gli eventi cardiaci avversi, come l’aritmia, i ricercatori ritengono che vi possa anche essere l’interazione tra ingredienti come la taurina, che può aumentare gli effetti della caffeina. Oltre a ciò, può essere deleteria l’assunzione combinata con alcolici o altre sostanze stupefacenti. Un altro studio, pubblicato sul Canadian Journal of Cardiology, ha constatato come gli Energy Drink alterino alcuni livelli ormonali che predispongono all’attacco cardiaco.
Quanta caffeina contengono?
Non tutte le bevande energetiche sono uguali, tuttavia, possiamo dire che mediamente 250 ml di bibita contengono circa 80mg di caffeina. Cioè il doppio di una Coca Cola ma l’equivalente di 60 ml di espresso. È importante, tuttavia, sottolineare che la caffeina aggiunta da sola non esplica lo stesso effetto di quella naturalmente contenuta in una tazzina di caffè. Anche Julie Ward, un’infermiera della British Heart Foundation, mette in guardia tutte le persone: chiunque avverte il cuore «martellante» dopo aver consumato bevande a base di caffeina dovrebbe smettere di farlo. E, possibilmente, rivolgersi al proprio medico curante.
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