23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Caffè e resistenza al dolore

Ora avete un motivo in più per consumare il caffè: aumenta la soglia del dolore (se non è decaffeinato)

Una buona notizia per tutti gli amanti del caffè: consumarlo regolarmente aiuterebbe ad aumentare la soglia del dolore

Il caffè aumenta la percezione del dolore
Il caffè aumenta la percezione del dolore Foto: Daxiao Productions | Shutterstock Shutterstock

La diatriba il caffè fa bene o fa male è ancora aperta. E in attesa di ottenere nuove informazioni in merito, arriva un interessante studio che non è di parte ma che evidenzia una nuova caratteristica della caffeina. Questa sostanza, infatti, sembrerebbe migliorare la resistenza al dolore, modificando la nostra percezione. Ecco, quindi, un motivo in più per goderci aromi e sapori di questa antichissima bevanda, purché consumata pura e non decaffeinata.

Quanto resisti al dolore?
Un team di ricerca, guidato dal dottorando Demario Overstreet e Burel Goodin, un professore specializzato nella modulazione del dolore, si chiedeva se la caffeina potesse, in qualche modo, migliorare la percezione del dolore. La sua domanda è lecita perché tale sostanza è già stata adoperata nei trattamenti di dolore acuto. Non a caso, a volte, si trova elencata tra gli ingredienti attivi di alcuni farmaci per il mal di testa. Ma consumare caffè quotidianamente può incidere in qualche modo?

Lo studio
Per ottenere una risposta a tale domanda, gli scienziati hanno arruolato 62 persone di entrambi i sessi e di età compresa fra i 19 e i 77 anni. Ognuno di loro doveva registrare l’assunzione giornaliera di caffeina proveniente da caffè, soda, cioccolato e bevande energetiche. I partecipanti avevano una media di assunzione di caffeina di circa 170 milligrammi al giorno, corrispondenti a due tazzine di caffè. Ma è importante sottolineare che il 15% di loro consumava circa 400 milligrammi al giorno.

Tolleranza al dolore
Sempre in sede di studio, dopo circa una settimana, i volontari sono stati portati in un laboratorio per testare la loro tolleranza al dolore. Per farlo, gli studiosi hanno sfruttato dispositivi calibrati che aumentavano gradualmente sia il calore che la pressione sull’avambraccio o sulla schiena di un volontario. Nel momento in cui il dolore diventava insopportabile il partecipante allo studio doveva premere un pulsante. I risultati sono stati poi corretti valutando l’età, il sesso, la razza di appartenenza e il consumo di alcol e tabacco. Tutti fattori che potevano incidere sulla sensibilità individuale.

I risultati
Dai risultati è emerso che il maggior consumo giornaliero di caffeina era significativamente associato a una maggiore soglia di dolore. «Ogni 100 mg di caffeina giornaliera consumata, ad esempio, era associato a un aumento di 0,5 gradi nella soglia del dolore termico», spiegano i ricercatori.

Perché si riduce il dolore?
In realtà l’associazione positiva tra consumo di caffeina, come accennato in precedenza, non è nuovo. La caffeina, infatti, ha la peculiarità di bloccare i recettori del neurotrasmettitore adenosina, che interferisce con la segnalazione del dolore. La ricerca, quindi, «fornisce nuove prove che suggeriscono come maggiori livelli di consumo abituale di caffeina nella dieta possono alterare il nocicettivo (correlato ai recettori del dolore primario del corpo) nell'elaborazione dei segnali del dolore», spiegano gli studiosi.

Tante domande
Come sempre accade quando si parla di ricerca scientifica, anche in questo caso sono molte le domande che sono rimaste in sospeso. Per esempio, cosa accade nelle persone che usano la caffeina con una certa regolarità? Ma soprattutto, cosa succede se si assumono in concomitanza alimenti o sostanze che possono interagire con la sensibilità al dolore? Tra queste l’alcol, il tabacco o le droghe. «Tale lavoro potrebbe gettare nuova luce sui potenziali benefici che promuovono la salute di una dieta che include quantità adeguate di consumo regolare di caffeina, in particolare in relazione alla gestione del dolore».

Dieta e dolore
«La dieta può effettivamente essere un utile intervento per diminuire la sensibilità al dolore. Non è solo la caffeina. Uno studio ha dimostrato, per esempio, che una dieta a base di vegetali può effettivamente aiutare ad aumentare la tolleranza al dolore», conclude Burel R. Goodin, professore associato di psicologia presso l'Università di Alabama a Birmingham. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Psychopharmacology.

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Fonti scientifiche

[1] Psychopharmacology (Berl). 2018 Sep 5. doi: 10.1007/s00213-018-5016-3. Higher habitual dietary caffeine consumption is related to lower experimental pain sensitivity in a community-based sample. Overstreet DS1, Penn TM1, Cable ST1, Aroke EN2, Goodin BR3,4.