Cuore più sano con noci e semi in tavola
Un grande studio dimostra che mangiare frutta secca e semi fa bene al cuore e alle arterie. Un modo gustoso per prevenire malattie cardiovascolari, ictus e infarto
CALIFORNIA – Una dieta squilibrata o ricca di grassi nocivi è stata spesso collegata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, cardiache e, di conseguenza, a eventi infausti come ictus, infarto e così via. Oggi, un grande studio che ha coinvolto oltre 80mila partecipanti ha rivelato che uno scudo contro tutti questi problemi cardiaci e circolatori arriva dalla frutta secca e dai semi.
Proteine buone e meno buone
Per valutare l’impatto di una dieta sulla salute cardiovascolare, i ricercatori hanno analizzato gli effetti dell’assunzione di proteine della carne. Si è così riscontrato che chi consumava grandi quantità di proteine della carne registravano un aumento del 60% delle malattie cardiovascolari (CVD), mentre le persone che hanno consumato grandi quantità di proteine da noci e semi hanno beneficiato di una riduzione percentuale delle stesse patologie. «Mentre i grassi alimentari fanno parte della storia che influisce sul rischio di malattie cardiovascolari, le proteine possono anche avere effetti indipendenti importanti e ampiamente trascurati sul rischio», ha spiegato Gary Fraser, della Loma Linda University in California e principale autore dello studio.
Ci sono grassi e grassi
Il ricercatore statunitense ha poi sottolineato come i nutrizionisti abbiano tradizionalmente considerato ciò che si definisce ‘grassi cattivi’ nelle carni e ‘grassi utili’ nella frutta secca a guscio e nei semi come agenti causali. Per via dell'elevato contenuto di grassi insaturi, tuttavia, noci e semi sono tradizionalmente inclusi nella categoria dei cosiddetti grassi buoni. In più, è anche possibile che contengano proteine buone che si aggiungono al loro impatto positivo sulla salute. «Questa nuova evidenza – fa notare Fraser – suggerisce che il quadro completo probabilmente coinvolge anche gli effetti biologici delle proteine in questi alimenti».
Lo studio
In questa nuova ricerca il team guidato da Fraser ha confrontato le proteine animali e i loro effetti con quelle vegetali in 81.337 uomini e donne. Le associazioni tra i fattori proteici ‘carne’ e ‘noci e semi’ e gli esiti cardiovascolari erano significativi e non potevano essere attribuiti ad altri nutrienti associati considerati importanti per la salute cardiovascolare. Secondo quanto riscontrato e i risultati dello studio, pubblicato sull'International Journal of Epidemiology, i ricercatori ritengono che le diete sane possono essere sostenute sulla base di fonti proteiche, preferendo bassi contributi in proteine dalla carne e maggiori apporti di proteine vegetali da frutta secca a guscio e semi.
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