L'uso di antibiotici fa morire prima le donne
L'assunzione di antibiotici da parte delle donne è stato correlato a un più alto rischio di morte prematura per malattie cardiache e altre cause
STATI UNITI – Non solo sappiamo che l'uso di antibiotici è causa di resistenza, che può essere causa di morte per l'impossibilità di curare l'infezione, ma ora un nuovo studio mostra che le donne che assumono antibiotici per diverso tempo sono più a rischio di morire prematuramente per malattie cardiache e altre cause.
L'uso e l'abuso
Sebbene ci sia una differenza tra uso e abuso di antibiotici, il confine spesso è piuttosto labile – anche perché l'impatto sull'organismo è sempre soggettivo. Quello che è certo è la necessità di limitarne sempre l'utilizzo, salvo casi particolari. E oggi le donne hanno un motivo in più per valutare bene prima di assumere questi farmaci. Il monito arriva da uno studio presentato in anteprima all'American Heart Association's Epidemiology and Prevention | Lifestyle and Cardiometabolic Health Scientific Sessions 2018.
L'impatto sul corpo e la salute
Sebbene studi precedenti abbiano rivelato che l'uso di antibiotici è associato a cambiamenti duraturi tra la popolazione di microrganismi che vivono nell'intestino umano – noto come microbiota intestinale – i ricercatori non hanno ancora esaminato popolazioni relativamente sane di persone per determinare come la durata dell'uso di antibiotici in momenti diversi durante l'età adulta potrebbe essere correlato al rischio di morte per tutte le cause e a causa specifica, riporta l'autore principale dello studio Lu Qi, professore di epidemiologia presso la Tulane University di New Orleans (Usa).
Le alterazioni letali
«Le alterazioni del microbiota intestinale – sottolinea Lu Qi – sono state associate a una varietà di disturbi potenzialmente letali, come le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. L'esposizione agli antibiotici influisce sull'equilibrio e sulla composizione del microbioma intestinale, anche dopo aver smesso di assumere antibiotici, quindi è importante capire meglio come l'assunzione di antibiotici possa avere un impatto sui rischi per malattie croniche e morte».
Lo studio
Per questo studio, condotto in collaborazione tra la Scuola di Salute Pubblica e Medicina Tropicale di Tulane e la Scuola di Salute Pubblica di Harvard TH Chan, il dottor Qi e colleghi hanno coinvolto 37.510 donne, di età pari o superiore a 60 anni, che hanno segnalato il loro uso di antibiotici ed erano prive di malattie cardiache e cancro all'inizio dello studio. I ricercatori hanno poi classificato le donne in base a quanto tempo avevano usato gli antibiotici: per niente, meno di 15 giorni, da 15 giorni a meno di due mesi o due o più mesi. Dopo di che, gli autori hanno seguito le partecipanti a partire dal 2004 fino a giugno 2012.
I risultati
I risultati dello studio e le analisi hanno rivelato come le donne che avevano assunto antibiotici per due mesi o più in tarda età avevano il 27% più probabilità di morire per tutte le cause durante il periodo di studio rispetto alle donne che non assumevano antibiotici. Inoltre, l'assunzione di antibiotici per due o più mesi è stata associata a un rischio maggiore del 58% di morte cardiovascolare, rispetto all'assenza di uso di antibiotici. Le associazioni, riporta la nota dell'American Heart Association, esistevano indipendentemente dai fattori di rischio tradizionali per la morte, compresi fattori legati allo stile di vita, abitudini alimentari, obesità, uso di farmaci e altro ancora.
Anche quando si prendono prima
Un'ulteriore associazione tra uso di antibiotici a lungo termine in età adulta e aumento del rischio di morte per tutte le cause, si è scoperto essere più evidente tra le donne che avevano riportato l'uso di antibiotici anche nella mezza età, dai 40 ai 59 anni, rispetto alle donne che non usavano antibiotici in questa fascia d'età. Tuttavia, non è stata trovata un'associazione significativa tra uso di antibiotici e morte per cancro.
Quale la causa specifica?
«Sebbene abbiamo osservato un'associazione notevole tra uso di antibiotici a lungo termine e rischio di morte – ha spiegato il dottor Qi – non è ancora chiaro se l'uso di antibiotici a lungo termine sia la causa specifica dell'associazione. Per esempio, le donne che hanno segnalato l'uso di antibiotici potrebbero essere più malate in altri modi non misurati. Questi risultati, tuttavia, contribuiscono a una migliore comprensione dei fattori di rischio per la morte per tutte le cause e cardiovascolari. Abbiamo ora una buona prova che le persone che assumono antibiotici per lunghi periodi durante l'età adulta possono essere un gruppo ad alto rischio per le modifiche al fattore di rischio al fine di prevenire le malattie cardiache e la morte».
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