18 agosto 2025
Aggiornato 02:30
E-cig con arsenico e piombo

Arsenico e piombo nel vapore delle sigarette elettroniche. Allertato il Ministero della Salute

Uno studio, di cui abbiamo dato notizia qualche giorno fa, è stato messo in evidenza dal Movimento Difesa del Cittadino, allertando al Ministero della Salute

Sigarette elettroniche con metalli pesanti
Sigarette elettroniche con metalli pesanti Foto: Shutterstock

ROMA – Ne abbiamo parlato qualche giorno fa in questo articolo. Uno studio svela che le sigarette elettroniche contengono metalli pesanti, come il piombo, e tracce di arsenico, stipati principalmente nei serbatoi e nel vapore inalato proprio con le e-cig. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives con il titolo: 'Metal Concentrations in e-Cigarette Liquid and Aerosol Samples: The Contribution of Metallic Coils', mette sotto accusa il mercato delle sigarette elettroniche.

Dovrebbero essere una valida alternativa
«Questi dispositivi, sul mercato già da diversi anni, dovrebbero garantire ai fumatori una maggiore sicurezza rispetto alle sigarette tradizionali, ma rischiano alla lunga di essere addirittura più dannosi. Non vorremmo scoprire tra qualche anno che questo prodotto, utilizzato da milioni di cittadini, sia alla base di malattie respiratorie e cardiovascolari in misura maggiore delle nomali sigarette». E' il commento del Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Francesco Luongo, che ha trasmesso al Ministero della Salute i risultati inquietanti della ricerca chiedendo nuovi e più incisivi accertamenti sulle alterazioni del liquido nei serbatoi delle e-cig e sulla possibile produzione di elementi tossici durante il riscaldamento del liquido stesso pre-inalazione.

Ci sono 15 diversi metalli
«Lo studio – così come riportato su Diario Salute, e come spiega Luongo – ha testato 56 dispositivi rilevando la presenza di 15 diversi metalli nelle cartucce contenenti i liquidi di ricarica, nel serbatoio di liquidi attorno alla resistenza e nei vapori emanati. Oltre a livelli significativi di cromo, nichel e piombo, nel 10% delle e-cigs analizzate sono state trovate addirittura tracce di arsenico. Questo conferma che pur non rilevandosi metalli tossici nel liquido di partenza, le sigarette elettroniche sono una fonte rilevante di esposizione a queste sostanze che verrebbero inalate dai fumatori ignari di tutto. I risultati di questo studio sono allarmanti e bisogna intervenire a garanzia della corretta informazione dei tanti 'svapatori' italiani convinti di inalare sostanze sicure».

Approfondire i rischi
A causa della potenziale tossicità derivante dall'esposizione cronica a questi metalli sono necessarie ulteriori ricerche per quantificare con maggiore precisione le possibili conseguenze derivanti dall'uso di sigarette elettroniche e le loro implicazioni per la salute, chiede il Mdc: «Saremo al fianco del Ministero in tutte le iniziative che si intende mettere in campo per garantire una corretta informazione ai cittadini e – conclude Luongo – chiederemo conto ai produttori di e-cig italiani su quali misure intendano assumere per evitare danni alla salute dei consumatori».