3 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Dipendenza da videogame

Videogame, giocare troppo è una vera e propria malattia mentale

Probabilmente verrà inserita a breve dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lista delle patologie che creando dipendenza

Dipendenza da videogame
Dipendenza da videogame Foto: Shutterstock

L’abbiamo etichettata come abitudine, come una mania tipica dei giovani o come un assurdo metodo per buttar via il tempo che abbiamo a nostra disposizione. Ma è molto probabile che presto vedremo il vizio del videogame essere classificato come una vera e propria malattia. La dipendenza dai videogiochi, infatti, potrebbe essere presto inserita tra le malattie mentali. E ciò accadrà nella prossima edizione dell’International Classification of Diseases – la lista delle patologie che creano dipendenza. A riportarlo recentemente è stata la rivista New Scientist, che ha citato un esperto dell’OMS.

È importante (ri)conoscere la dipendenza
«Gli operatori sanitari devono riconoscere che la dipendenza da giochi può avere conseguenze molto serie per la salute. La maggior parte delle persone che gioca con i videogame non ha questo problema, come la maggior parte di chi consuma alcol non lo fa in modo patologico. Tuttavia in alcune circostanze l'abuso può portare a effetti avversi», ha dichiarato Vladimir Poznyak, del dipartimento per la salute mentale e l'abuso di sostanze dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Comportamento dipendente
La bozza che è in via di preparazione, prevede che l’abitudine del gioco venga inserita nella categoria «disordini dovuti a un comportamento dipendente». In sostanza, la stessa identica di chi ama scommettere in maniera patologica. Ma ciò che fa la differenza è il tipo di malattia mentale: sarebbe la prima volta che l’OMS includerebbe una dipendenza derivante dall’abuso di tecnologia.

I sintomi
La domanda che probabilmente molti di voi si staranno facendo è: «come si può distinguere un comportamento normale da uno patologico»? Va da sé che è molto probabile che ci siano moltissimi casi border line in cui le persone non evidenziano un comportamento netto di dipendenza, ma neppure rientra così tanto nella normalità. A ogni modo, i segnali a cui il personale sanitario dovrebbe porre maggiore attenzione sono derivanti dal fatto che il paziente manifesta priorità all’uso dei videogame, «fino al punto in cui il gioco prevale sugli altri interessi della vita». Ma anche l’ignorare le conseguenze negative del gioco e l’impossibilità di controllare quanto si gioca o con quale frequenza.