25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Digital addict

Mamma in lotta con il figlio a causa di una grave dipendenza da internet

Un ragazzo di 15 anni ha distrutto la sua intera esistenza a causa dell’utilizzo di internet e giochi online

Digital addict
Digital addict Foto: k.nopparat | Shutterstock Shutterstock

Si chiama digital addict ed è, in sintesi, una tossicodipendenza digitale che crea disagi psichici quando viene a mancarci un dispositivo elettronico o siamo costretti a essere sconnessi da internet. Abbiamo tutti un po’ l’abitudine di essere sempre connessi grazie a smartphone, pc e tablet, ma in alcuni casi l’interazione con tale tecnologia è talmente eccessiva da assorbire il 90% della nostra attenzione. Tutto il resto di ciò che è intorno a noi, quindi, diventa quasi totalmente privo di ogni interesse. Ed è proprio quello che è accaduto a un ragazzo di 15 anni che ha assistito a una diagnosi di dipendenza da internet e videogame. La sua ossessione sta distruggendo la sua intera esistenza.

Una vita distrutta
Lei è Kendal Parmar, ed è la mamma di un ragazzo di quindici anni che fino a poco tempo fa aveva una vita normale, come tutti i suoi coetanei. Era considerato uno sportivo di enorme talento ed era il capitano della squadra di Rugby e di Cricket della contea. Inoltre, stava frequentando un corso per allievi della scuola secondaria, decisamente più dotati di altri. Insomma, aveva tutte le carte in regola per diventare un uomo di successo.

Dipendenza da giochi online
Come tutti i ragazzi della sua età, anche lui – di tanto in tanto – giocava con alcuni videogame online. Fin qui tutti normale, se non fosse che proprio questi hanno cominciato a causargli non pochi problemi. Era diventato totalmente incapace di frequentare lezioni che fino a poco prima erano normali e semplici per lui. Ma non solo: a causa di gravi disturbi è stato ricoverato per otto settimane in ospedale. Eccetto giocare, tutte le altre cose, erano diventate difficoltose. Una delle molte cause delle sue deficienze psico-fisiche erano dovute alla carenza di esposizione alla luce solare, problema che ha visto costretti i medici a somministrargli alte dosi di vitamina D.

Terapie costose
Tutte le terapie necessarie alla sopravvivenza del ragazzo sono estremamente costose e la madre ha dovuto lottare per tre anni fino a che il servizio sanitario locale (NHS) avesse riconosciuto la dipendenza da internet come una condizione curabile attraverso l’uso di farmaci. «Ogni momento in cui è sveglio, vuole fare una partita. Non esiste più il mondo esterno per lui. L'effetto maggiore sulla nostra famiglia è stato l'isolamento da tutti noi. È un estraneo nella nostra stessa casa. L'abbiamo perso ... anche se sappiamo che è ancora lì dentro», ha raccontato la mamma al The Telegraph

I problemi causati dal gioco
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il gioco come una dipendenza silenziosa, perché spesso viene molto più sottovalutata di quella da droga o alcol, nonostante abbia molte similitudini. Il disturbo viene definito come «un modello di comportamento di gioco caratterizzato da un controllo alterato, che aumenta la priorità data ai giochi rispetto ad altre attività nella misura in cui il gioco ha la precedenza su altri interessi e attività quotidiane».

Riconoscere la dipendenza dal gioco
La dipendenza dal gioco deve avere le seguenti caratteristiche:

(1) Esperienza di compromissione significativa all’interno della famiglia, della società, in campo educativo, professionale o altre importanti aree.

(2) I problemi persistono almeno 12 mesi

Il consiglio dell’OMS è quello di controllare il tempo in cui si gioca o si vuole rimanere connessi a internet o ai giochi online. Specie se questi escludono le normali attività quotidiane come, per esempio, il desiderio di trascorrere del tempo insieme ad amici o fare attività sportive.

[1] Gaming disorder - WHO