18 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Bimba dalle labbra blu

Bimba dalle labbra blu: salvata grazie a un intervento chirurgico

Un eccellente intervento chirurgico effettuato al Federico II di Napoli ha permesso di salvare una bambina di 4 anni da una rara malattia

Bimba dalle labbra blu salvata da un intervento chirurgico
Bimba dalle labbra blu salvata da un intervento chirurgico Foto: Shutterstock

Una storia triste finita nel migliore dei modi grazie alla tecnologia che la medicina oggigiorno ci mette a disposizione. La piccola era stata ribattezzata come «la bambina dalle labbra blu». Questa caratteristica era provocata da una gravissima cardiopatia congenita che provocava una riduzione di apporto di sangue e ossigeno all’intero organismo. Ma un’operazione eseguita da un team di medici, il 4 ottobre scorso, le ha salvato la vita e ora è tornata a casa in ottima salute.

La vicenda
La bambina, di origini Siriane, nel 2013 era stata trasferita nel nostro paese, più precisamente nella sezione di cardiochirurgia pediatrica dell'Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. Il suo problema si è presentato fin dalla nascita e si trattava, sostanzialmente, di una cardiopatia caratterizzata da un’anomalia del sistema venoso sistemico. Oggi ha 4 anni e grazie a un’incredibile intervento chirurgico che ha sfruttato la tecnologia 3D, finalmente potrà tornare nel suo paese.

Labbra blu da cianosi
«La patologia della bambina ha causato una cianosi ingravescente che negli anni ha portato la bimba ad avere le classiche «labbra blu». Giunta l'età giusta per effettuare l'intervento, la bambina è stata dapprima sottoposta a cateterismo cardiaco dai cardiologi interventisti Antonio Rapacciuolo e Francesco Borgia, e successivamente a inizio ottobre è stata sottoposta ad un delicatissimo intervento cardiochirurgico con tecnica di «Rastelli» durato nove ore ed eseguito dalla nostra equipe coadiuvata dai dottori Sergio Palumbo e Raffaele Giordano», racconta ad Ansa Gaetano Palma, responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica federiciana.

Cure intensive dopo l’intervento
Per fortuna oggi i chirurgi hanno a disposizione un’arma in più: la tecnologia di stampa 3D. Ed è proprio grazie a questa che i medici sono riusciti a interpretare nel migliore dei modi la complessa anatomia cardiaca della bambina. In tal modo prima dell’intervento è stato possibile simulare il risultato finale. «Le cure intensive sono continuate per otto giorni tra le attenzioni di medici, anestesisti e infermieri di terapia intensiva. Tale risultato chirurgico è stato possibile anche grazie all'ausilio della nuova tecnologia di stampa 3D del cuore, un progetto che ha visto un notevole impegno del cardiochirurgo in formazione Giuseppe Comentale», continua il professor Palma. E ora, finalmente, anche lei è una bimba dalle labbra rosa come tutte le altre.