Insonnia e ansia negli adolescenti: è colpa dello smartphone
Lo smartphone potrebbe causare alterazioni del sonno, ansia e depressioni molto gravi fino ad arrivare al suicidio. Ecco perché

Ancora conferme sui rischi sulla salute derivanti da un uso smodato dello smartphone. Non è la prima volta, infatti, che scienziati mettono in evidenza la stretta relazione che vi è tra un sonno disturbato e il tempo trascorso davanti a un dispositivo elettronico. Internet, social network e videogame sembrano infatti essere il passatempo preferito dei giovani. Ma la sedentarietà, unita alla luce retroilluminata tipica di questi gingilli elettronici non fa altro che causare danni, tra cui il più comune è proprio l’insonnia.
Troppa ansia
Il problema principale risiede nel fatto che gli adolescenti di oggi sono completamente diversi da quelli di ieri. Un tempo, infatti, nessun giovane avrebbe voluto trascorrere il pomeriggio chiuso in casa. Anzi, non appena si aveva qualche minuto a disposizione si andava fuori a giocare con gli amici. Bicicletta, pallavolo, calcio o una semplice passeggiata in centro. Era questa la giornata tipo di un adolescente prima dell’avvento dello smartphone. Ora pare che tutti questi giochi si facciano comunque, ma in maniera virtuale. Ed è così che, tra le altre cose, aumenta anche l’ansia. Il motivo? Non si ha un reale confronto con i propri coetanei.
Pensieri continui
Il cervello di un adolescente è tempestato da pensieri continui che aumentano a dismisura quando non si scarica lo stress accumulato. Trascorrendo poco tempo in movimento e troppo di fronte a uno smartphone non si fa altro che peggiorare la situazione. Il rischio è quello di incappare in episodi di forte depressione e stress che divengono difficili da sradicare se non si cambia il proprio stile di vita.
Dipendenza da smartphone
Avete mai provato a togliere per una giornata intera lo smartphone a vostro figlio? Se lo avete fatto probabilmente avrete notato un aumento dell’ansia. Eh sì: perché senza cellulare si è sconnessi dal mondo esterno e nella maggior parte dei casi ci si sente completamente persi. Cosa si può fare durante la giornata senza dispositivi elettronici? In realtà moltissime cose, ma questo i giovani non lo sanno.
Nomofobia e Vamping
La paura di rimanere troppo tempo sconnessi viene definita nomofobia e si tratta per lo più da un’ansia generata dall’utilizzo continuo dello smartphone e del terrore di non ricevere messaggi e informazioni importanti. A tutto ciò si aggiunge il cosiddetto vamping ovvero notti insonni passate davanti a un social netwrotk. In due parole è una sorta di ansia latente, un vero e proprio stato di allerta continuo che si verifica sia durante il giorno che nelle ore notturne. Tutto ciò, secondo gli scienziati, potrebbe provocare alterazioni alle strutture cerebrali, del tutto simili a chi ha sviluppato dipendenza da droghe.
Rischio suicido
Stare troppe ore davanti a uno schermo, inoltre, potrebbe aumentare il rischio di depressione grave e suicidi, proprio nei soggetti più giovani. Ad asserirlo sono stati i ricercatori della Florida State University (Stati Uniti) che ritengono come l’abuso dei dispositivi elettronici debba essere considerato un fattore di rischio per la depressione e il suicidio. «Esiste una relazione relativa tra il tempo di utilizzo e il rischio di morte per suicidio, depressione, istinto al suicidio e tentativi di suicidio», ha dichiarato Thomas Joiner, della Florida State University. Insomma, è essenziale che i genitori controllino con attenzione i propri figli limitando al minimo l’utilizzo dei dispositivi elettronici e promuovendo la socializzazione con i coetanei e l’attività fisica.
- Leggi anche: Adolescenti e Smartphone: un utilizzo indiscriminato porta al suicidio
Lo smartphone ma anche il tablet, il pc e i videogame sembrano essere direttamente collegati con la probabilità di sviluppare forme di depressione grave e suicidio. I risultati dello studio.
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