Glifosato, rinnovata (purtroppo) la commercializzazione nell'Unione Europea
Anche se l'Italia, insieme ad altri Paesi, ha votato contro, il Comitato d'Appello dell'UE ha approvato a maggioranza il rinnovo della commercializzazione nell'Unione del controverso erbicida Glifosato
ROMA – Anche se l'Italia dice No al glifosato (salito alla ribalta per il caso della pasta contaminata), il Comitato d'Appello dell'UE, dopo essere stato chiamato a esprimersi sul rinnovo dell'autorizzazione al commercio di questo controverso pesticida, ha approvato a maggioranza qualificata la proposta della Commissione Europea di riapprovarne per cinque anni la commercializzazione nell'Unione. Il glifosato, lo ricordiamo è stato più volte indicato come un possibile pericolo per la salute da diversi studi. Tuttavia, come sempre accade in questi casi, i pareri sono ambigui.
Decisivo il voto della Germania
In favore della proposta della Commissione Europea sul rinnovo della concessione hanno votato 18 Stati membri dell'Unione. Altri nove Paesi si sono opposti, tra cui Italia, Francia, Belgio, Grecia, Croazia, Cipro, Malta, Lussemburgo e Austria. Il Portogallo, invece si è astenuto. A sorpresa, la Germania che si era sempre astenuta le precedenti volte, quando chiamata a votare nel Comitato permanente Ue su piante, cibi e mangimi (Comitato Paff), facendo così mancare la maggioranza qualificata pro o contro la proposta della Commissione, questa volta si è espressa a favore.
«Il voto di oggi dimostra che, quando tutti lo vogliamo, siamo capaci di condividere e accettare le nostre responsabilità collettive nel processo decisionale» dell'Ue, ha commentato il commissario alla Salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis.
Voto a favore ma
Sebbene la Germania abbia votato a favore, i membri della Commissione hanno chiesto e ottenuto alcune modifiche alla proposta. In particolare avrebbero richiesto una maggiore attenzione alla tutela della biodiversità e del benessere degli animali, oltre a limitazioni nell'uso del Glifosato da parte dei privati. Che la Germania si fosse sempre astenuta dal voto era perché tra i membri del Governo vi erano opinioni diverse e contrapposte circa l'uso del glifosato. Tuttavia, e forse non è un caso, il voto a favore giunge in un clima di incertezza, visto che allo stato attuale, dopo le elezioni, a Berlino non c'è un Governo in carica che abbia piena legittimità circa l'adozione di nuove decisioni, al di là degli affari correnti.
Grandi profitti
Che sia per un motivo o per l'altro, la decisione di estendere ancora per cinque anni la commercializzazione del glifosato è indubbio che gli interessi economici che vi ruotano intorno sono enormi, e fonte di grande profitto per multinazionali come la Monsanto, che per prima aveva sviluppato e commercializzato il glifosato. E, non dimentichiamo che la Monsanto è stata acquisita dalla Bayer, azienda della Germania.
- 11/07/2018 Monsanto, scienziati vittime di bullismo per nascondere il rischio cancro dei pesticidi?
- 17/05/2018 Attenzione ai pesticidi: il glifosato uccide le cellule umane
- 02/05/2018 Pasta al glifosato: con lo stop più salute, sicurezza e 20mila nuovi posti di lavoro
- 18/04/2018 Stop alla pasta al glifosato. La prima risposta arriva dalla Barilla