29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Crispr ed embioni

L’embrione umano non ha più segreti: porte aperte alla creazione di organi

La tecnica Crispr sta facendo passi da gigante e ha permesso a un team di scienziati internazionali di osservare da vicino lo sviluppo dell’embrione umano

Embrioni osservati da vicino con la tecnica Crispr
Embrioni osservati da vicino con la tecnica Crispr Foto: Shutterstock

Finalmente stiamo per arrivare a un punto di svolta. La genetica sta facendo passi da gigante e probabilmente in un prossimo futuro potremmo arrivare a uno stato di salute ottimale. Il tutto – per ora – grazie alla tecnica Cispr-Cas9.

Mai visto prima un embrione così
E’ la prima volta, nella storia della scienza, che è stato possibile osservare un embrione così da vicino nelle primissime fasi della vita. Il che, neppure a dirlo, è stato possibile proprio grazie alla famosa tecnica taglia-incolla del Dna. Una tecnica particolarmente sfruttata negli ultimi anni allo scopo di eliminare completamente alcune malattie o di prevenirle ancor prima della nascita di un bambino. Secondo il genetista Edoardo Boncinelli che ha commentato il risultato della ricerca ad Ansa «comincia un'era nuova».

Un nuovo record
La ricerca, pubblicata su Nature e condotta grazie alla collaborazione fra gli istituti britannici Francis Crick e Wellcome Trust, rappresenta un nuovo e incredibile record scientifico. La tecnica in questione è stata ideata da Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna. Si tratta della scoperta delle funzioni di un particolare gene che sovraintende allo sviluppo dell’embrione umano.

Noto da 30 anni
Il nome del gene è OCt4. E, a differenza di quanto si possa pensare, non è affatto una nuova scoperta. Oct4 è stato infatti identificato per la prima volta negli anni ottanta. «E' un gene noto da 30 anni, ma solo adesso sappiamo quanto sia importante per lo sviluppo e che, se non funziona a dovere, non si nasce», spiega Boncinelli ad Ansa. I ricercatori londinesi hanno utilizzato circa 60 embrioni donati da coppie che avevano eseguito l'IVF (fertilizzazione in vitro), che altrimenti sarebbero stati scartati.

Embrioni scongelati
Per condurre la ricerca, gli studiosi hanno congelato l’embrione immediatamente dopo la fecondazione. Al momento dello scongelamento sono stati iniettati alcuni componenti tramite la tecnica Crispr. Questi sono stati progettati per disabilitare il gene che produce la proteina OCT4 . Dopo una settimana di sviluppo embrionale gli scienziati hanno analizzato il DNA.

Mancano all’appello altri geni
In realtà Oct4 non è l’unico gene coinvolto nello sviluppo di un embrione. Tutt’altro: a oggi i ricercatori ne contano almeno una ventina. Il problema è che, fino ad alcuni anni fa, per comprendere il ruolo di un gene era necessario accenderlo o spegnerlo allo scopo di eseguire un test. Tutto ciò era estremamente laborioso e costoso. Oggi, però, abbiamo a disposizione una tecnica decisamente più innovativa denominata Crispr-Cas9.

Perché è importante conoscere lo sviluppo embrionale?
Secondo la professoressa Niakan «nell'uomo, soltanto il 12 per cento degli embrioni fertilizzati può arrivare alla nascita. Se sapessimo quali sono i geni chiave di cui hanno bisogno gli embrioni per sviluppare la vita, potremmo migliorare i trattamenti IVF [fertilizzazione in vitro, nda] e capire alcune cause del fallimento in gravidanza», continua la ricercatrice. «Il nostro studio è solo il ai primi passi. Infatti, lo scopo principale della ricerca era solo quello di vedere se CRISPR poteva essere usato per disattivare i geni negli embrioni umani - e i risultati lo dimostrano», ha dichiarato Fredrik Lanner dell'Ospedale universitario di Karolinska in Svezia.

Taglia e incolla del Dna: uno strumento efficace
Secondo Kathy Niakan, professoressa dell'istituto Francis Crick e coordinatrice dello studio, il taglia e incolla del Dna è una tecnica incredibilmente rapida ed efficace per comprendere e osservare le primissime fasi dello sviluppo embrionale. «A dispetto della loro importanza biologica e clinica i meccanismi molecolari che regolano il destino delle cellule nell'embrione umano non sono ben compresi», spiegano i ricercatori. Ma grazie alla tecnica Cispr si aprono le porte a una nuova concezione scientifica: «è facile immaginare che in futuro la nuova strada appena aperta sarà molto battuta: potremmo imparare cose che non abbiamo mai immaginato», racconta Boncinelli ad Ansa. «Si potrà arrivare a costruire un embrione a partire da zero, naturalmente per scopi di ricerca».

In futuro si creeranno organi in laboratorio
E in un futuro – speriamo il più vicino possibile – si potranno anche ottenere organi in laboratorio. Ciò consentirebbe alla comunità scientifica di fare un balzo in avanti nella realizzazione di nuovi farmaci e cure genetiche.