25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Dieta volumetrica

Dieta volumetrica: dimagrire senza l’incubo della bilancia. Come funziona e i cibi giusti

La dieta volumetrica è stata ideata da una nota dottoressa, vincitrice di decine di prime universitario. Ecco come funziona e perché permette di perdere peso velocemente

Dieta volumetrica
Dieta volumetrica Foto: Shutterstock

Quando si inizia una dieta si pensa subito alle rinunce che ci aspettano. Generalmente sono bandite tutte le prelibatezze del mondo a favore di cibi considerati sì salutari, ma decisamente poco appetibili. Altri, invece, sono permessi ma spesso bisogna pesare con estrema precisione ogni singolo alimento per evitare di sforare in termini calorici. Per fortuna, però, c’è sempre l’opzione dieta volumetrica che ci permette di dimagrire, senza l’incubo della bilancia.

La dieta volumetrica
Ma sentito parlare di dieta volumetrica? Si tratta di un regime alimentare ideato da Barbara Rolls, direttrice del Laboratory for the Study of Human Ingestive Behavior della Penn State University. È  un metodo abbastanza nuovo che vede la luce per la prima volta nell’anno 2000, tempo in cui la dottoressa pubblica il suo primo libro: The Volumetrics Eating Plan.

Come funziona la dieta volumetrica?
La dieta volumetrica si basa su un concetto diverso rispetto alle diete tradizionali che vuole che si stia a stecchetto per diverso tempo. In questo caso il menù può essere abbastanza vario ma deve comprendere alimenti che abbiano calorie ridotte e che allo stesso tempo siano molto sazianti. In pratica si può mangiare di più, rimanendo comunque magri. Basta scegliere sapientemente gli ingredienti.

Perché la dieta volumetrica?
Perché se si utilizzano cibi ad alta densità energetica è molto probabile che si metta su qualche chiletto di troppo: non sentendoci saziati, ne consumiamo in eccesso. D’altro canto se consumiamo gli alimenti giusti potremo saziarci facilmente pur introducendo poche calorie. Per esempio se usiamo tanto olio è molto probabile che non ci sentiremmo affatto saziati nonostante introduciamo moltissime calorie. Al contrario, se mangiamo molti zucchini alla griglia dopo un po’ è molto probabile che termini la sgradita sensazione di stomaco vuoto e nonostante ciò abbiamo introdotto poche calorie.

Le quattro categorie della dieta volumetrica
La dieta volumetrica suddivide i cibi di uso più comune in quattro categorie ben distinte: la prima, ad alta densità calorica, sono tutti i cibi che possiedono dalle 400 alle 900 calorie per 100 grammi, quella media da 150 a 400 kcal, quella bassa da 50 a 150 e quella molto bassa: da 0 a 50 kcalorie.

  • Alimenti ad alta densità calorica: snack salati, patatine fritte, alcuni tipi di pane, cracker, biscotti alla frolla, oli vegetali, burro, caramelle, frutta secca, pasticcini, pizza.
  • Alimenti a densità calorica media: carne rossa, formaggi, uova.
  • Alimenti a bassa densità calorica: patate, legumi, cereali, pasta, pesce, carne bianca, tuberi e zucca.
  • Alimenti a densità calorica molto bassa: vegetali a foglie verdi, finocchi, cavoli, sedano, carote, yogurt, latte, zuppe e minestroni.

Mai più bilancia
Grazie alla dieta volumetrica potrete finalmente dire addio alla bilancia. Infatti, per capire qual è indicativamente la dose corretta vengono utilizzate delle apposite ciotole – cinque per la precisione – e un piatto. Le ciotole hanno una grandezza variabile: la più grande serve a comprendere qual è la dose più giusta di verdure crude, mentre quella leggermente più piccola serve per dosare i vegetali cotti. A seguire vi è una terza ciotola per i carboidrati e legumi. La quarta ciotola aiuta invece a quantificare il volume della frutta o di uova e formaggi magri. La ciotolina più piccola determina il peso della frutta secca e alcuni condimenti. Infine, non si può non citare il piatto che ha lo scopo di quantificare la corretta quantità di pesce, formaggi duri e carne.

Chi è Barbara J. Rolls
E’ dottoressa in Scienze Nutrizionali presso la Pennsylvania State University e professore presso il Dipartimento di Biobehavioral Health, il programma Intercollege Graduate in Physiology e il Integrated Biosciences Graduate Program. È un membro della facoltà del Penn State Hershey College of Medicine’s Neural and Behavioral Sciences Program. Nel 1996 ha ricevuto il premio Pauline Schmitt Russell Distinguished Career Award dal Collegio della Salute e dello Sviluppo Umano della Penn State. Nel 1997 ha ricevuto il premio MERIT dall'Istituto Nazionale del Diabete e Malattie del Digestivo e del Rene per la sua straordinaria ricerca. La dottoressa Rolls è stato il destinatario del Premio Internazionale per la Nutrizione Moderna nel 2001 e nel 2003 ha ottenuto l'assegnazione onoraria dell'American Dietetic Association. Nel 2006 è stata eletta collega dell'Associazione Americana per lo Sviluppo della Scienza e ha ricevuto l'Evan G. e Helen G. Pattishall Outstanding Research Achievement Award, College of Health and Human Development, della Penn State. È stata selezionata come docente di WO Atwater 2007 alla Biologia Sperimentale (sponsorizzata dal servizio agricolo di ricerca 2007 USDA e dalla American Society for Nutrition). Nel 2008, il dottor Rolls ha ricevuto il premio Centrum Center for Nutrition Science presso l'Assemblea annuale della biologia sperimentale. Ha vinto il premio della The Obesity Society’s Georged. È autrice di oltre 250 articoli scientifici e sei libri, tra cui The Volumetrics Weight-Control Plan: Feel Full on Fewer Calories, The Volumetrics Eating Plan, and The Ultimate Volumetrics Diet.