Miele l’arma efficace contro i superbatteri e la resistenza agli antibiotici
Contro la piaga dei superbatteri killer e la resistenza agli antibiotici la risposta potrebbe arrivare dal miele di Manuka, che uno studio ha trovato essere efficace nel combattere gli agenti patogeni e i batteri in genere. Come curare i piccoli disturbi con il miele
SYDNEY – Contro il grave problema della resistenza agli antibiotici e dei super batteri killer la risposta che da tempo gli scienziati stanno cercando potrebbe trovarsi nel miele, in particolare quello di Manuka. Quello che oggi è stato ormai accertato è che i batteri diventano ogni giorno più agguerriti e resistenti, tanto che gli antibiotici spesso risultano inutili o inefficaci. La resistenza agli antibiotici è ormai un’emergenza e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha previsto che, se non si trova una soluzione, nel 2050 i morti saranno almeno 10 milioni ogni anno. Ecco perché ogni scoperta in questo senso è la benvenuta.
Il miele non è ‘dolce’ con i batteri
A promuovere la possibilità di usare il miele nel combattere i batteri e, soprattutto, i superbatteri è stato un team di scienziati dell’University of Technology di Sydney, guidata dalla microbiologa Nural Cokcetin, che ha presentato i risultati del loro studio in occasione della Settimana della Scienza a Sydney. «Il miele è conosciuto da millenni, ma i batteri non hanno imparato a sviluppare resistenza – ha spiegato la dott.ssa Cokcetin – Abbiamo dimostrato che in condizioni nelle quali svilupperebbero rapidamente resistenza agli antibiotici in laboratorio, in presenza del miele questo non avviene. Abbiamo sperimentato con diversi batteri, diversi antibiotici e diversi tipi di miele. I risultati sono stati coerenti».
Non solo Manuka
Sebbene vi sia molta letteratura in merito alle proprietà benefiche e antibatteriche del miele di Manuka, i ricercatori dell’equipe di Cokcetin sono da sempre impegnati nel trovare altre fonti di sostanze che siano efficaci contro i batteri – la dott.ssa, in particolare, è più di 10 anni che vi lavora. In uno studio tutt’ora in corso si stanno infatti testando le proprietà e le sostanze attive di oltre 1.000 varietà di miele. Nel nettare delle api si è nel tempo scoperta la presenza di molte sostanze che, in sinergia, possono avere questi effetti benefici. In particolare sono il contenuto di zucchero, i livelli di pH e la presenza di un composto che si forma naturalmente nel nettare del fiore di Manuka: il metilgliossale (MGO) a fare del miele un rimedio ‘medicinale’. Tra le altre proprietà benefiche del miele, fa notare la dott.ssa Cokcetin, vi sono anche la promozione della presenza di batteri ‘buoni’ nell’intestino e la rimarginazione di ferite croniche. In questo senso la dott.ssa Cokcetin ha raccontato il caso di una donna di 80 anni che aveva un’infezione cronica alle gambe. Le ferite non si rimarginavano e resistevano a tutto i trattamenti. Quando i medici erano arrivati alla conclusione che l’unica soluzione era quella di amputare gli arti, un’infermiera ha suggerito di applicare localmente del miele e l’infezione è stata eliminata in 10 settimane. «Nel caso di questa donna, il miele ha letteralmente salvato i suoi arti», ha commentato Cokcetin.
Il miele
Non è solo di oggi che il miele è considerato alla stregua di una vera e propria medicina, nei secoli infatti è sempre stato utilizzato non solo come dolcificante ma, appunto, anche per la cura e la prevenzione di molti disturbi – specie laddove i farmaci non erano disponibili o non ancora sviluppati. Il miele è un rimedio che ‘tira’ fuori le sostanze tossiche o cattive dal corpo, applicato su brufoli o punture d’insetti ne lenisce l’infiammazione. Si ritiene anche che le sostanze in esso contenute promuovano un’azione antinfiammatoria e antiossidante utile per la prevenzione di numerose malattie e anche per rallentare i processi di invecchiamento.
Il miele per curare i piccoli disturbi
Il miele può esser da subito usato per curare in casa molti piccoli disturbi. Per esempio, in caso di tosse può essere utile il miele di Eucalipto, o di timo e abete, che sono tutti molto balsamici. In questo caso, i ricercatori della Tel Aviv University di Israele hanno dimostrato che un cucchiaino di miele, assunto prima di coricarsi la notte, ha gli stesi effetti antitosse di uno sciroppo.
In caso di nervosismo, poi, può essere utile il miele di fiori d’arancio. Questo particolare tipo di miele si ritiene avere proprietà rilassanti. Ottimo assunto tal quale o come dolcificante di una tisana rilassante.
In caso di dermatiti è risultato utile il miele di Lavanda, oltre al già citato miele di Manuka. L’uno o l’altro o anche tutti e due possono essere applicato per via locale sulla zona colpita. Questi mieli aiutano a lenire l’irritazione della pelle, specie in caso di dermatite atopica.
In caso di stanchezza, anemia o anche in gravidanza il rimedio ‘ricostituente’ naturale è il miele di castagno. Infine, per i dolori può essere d’aiuto il miele di erica.
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