28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Cronaca

Studenti intossicati da botulino: ora sono salvi. Uno dovrà fare riabilitazione

Una storia, tutto sommato, finita nel migliore dei modi. Lo studente in gravi condizioni non è più in coma ma dovrà fare terapie specifiche per potersi rialimentare autonomamente

Due ragazzi intossicati per botulino al Santa Maria della Misericordia di Perugia
Due ragazzi intossicati per botulino al Santa Maria della Misericordia di Perugia Foto: Shutterstock

E’ iniziato tutto con una normale cena tra amici. Ciò che ha fatto davvero la differenza, però, è stato il cibo: arrivato da poco per mezzo di un pacco postale, conteneva cibi sani preparati in casa. Poco tempo dopo l’ingestione si accorgono che qualcosa non va: accusano nausea, vomito, vertigini e sintomi piuttosto gravi. È accaduto, a giugno – più precisamente nel weekend del 17 – a due giovani ragazzi di 21 e 26 anni. Si trovavano a Perugia per studiare all’università ma erano originari di Viterbo e Lecce. Nell’articolo in cui abbiamo parlato a fondo della vicenda, si evidenziavano le condizioni dei due giovanissimi: uno dei due era in condizioni gravissime. Aveva anche avuto un arresto cardiaco.

Dimissioni in arrivo
«Il quadro clinico dei due pazienti è emerso in tutta la sua gravità fin dai primi accertamenti, eseguiti la notte del loro arrivo in ospedale dal personale della struttura di microbiologia. Dopo le lunghe terapie, con monitoraggio dei parametri vitali e il costante confronto con gli esperti del centro antiveleni di Pavia, i sanitari del reparto di rianimazione hanno accertato che per uno dei due pazienti esistevano i presupposti del trasferimento in una unità di degenza, in attesa delle dimissioni», ha dichiarato, in una nota, la direzione sanitaria del Santa Maria della Misericordia.

La condizione dei due ragazzi
Il team di medici dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia ha assistito costantemente i due ragazzi da giugno, fino ad oggi. E le cure sembrano aver avuto successo: uno dei due studenti è stato trasferito nel reparto di degenza e verrà dimesso a breve e dovrà sottoporsi a un ciclo di terapie riabilitative, molto probabilmente nella città di Viterbo.

Trasferimento in Umbria
Il ragazzo, originario di Lecce, è stato appena trasferito dal reparto di rianimazione alla struttura di degenza delle malattie infettive dell’ospedale in cui è stato ricoverato. Le sue condizioni cliniche, per fortuna, sono in costante miglioramento nonostante fossero ben più gravi del ragazzo viterbese. Lui, infatti, ha contratto una forma decisamente più severa della malattia con arresto cardiaco e coma. Nei giorni precedenti era stato anche eseguito sul ragazzo un complicato intervento di tracheotomia. Ora le prossime terapie punteranno sulla possibilità di ri-alimentarsi in maniera totalmente autonoma. «Le sue condizioni sono in progressivo e costante miglioramento, con la somministrazione di terapie farmacologiche, in attesa di tornare ad alimentarsi autonomamente dopo l’intervento di tracheotomia a cui è stato sottoposto nelle scorse settimane».