27 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Cronaca

Botulino killer: 2 studenti in gravi condizioni

Due studenti hanno consumato una conserva di pomodoro regalata dalla famiglia. Il prodotto, di manifattura «casalinga» conteneva la tossina botulinica. Gravi le condizioni

Due studenti in gravi condizioni a Perugia a causa di intossicazione da botulino
Due studenti in gravi condizioni a Perugia a causa di intossicazione da botulino Foto: ANSA/LUCA ZENNARO ANSA

PERUGIA - È iniziato tutto con una cena tra amici, in buona compagnia e piatti sani preparati con cibi casalinghi. La serata, però, finisce molto male. I prodotti che credevano tanto genuini erano in realtà contaminati da una tossina mortale: il botulino. Due ragazzi giovanissimi di 21 e 26 anni, originari rispettivamente di Viterbo e Lecce, sono stati ricoverati urgentemente all’ospedale di Santa Maria della Misericordia, a Perugia. Uno dei due è gravissimo. La chiamata in ritardo, nelle primissime ore del mattino, il pronto soccorso sovraffollato con ben sette codici rossi: l’estenuante nottata nella lotta tra la vita e la morte.

Un regalo mortale
La famiglia dei due ragazzi, coinquilini in un appartamento a Perugia in zona Monteluce, aveva da poco inviato loro un pacco regalo. I due studenti universitari hanno così deciso di consumare due alimenti sottovuoto contenuti nel pacchetto ricevuto da poco. La sorpresa, però, non è stata delle migliori. Quello che voleva essere del cibo genuino, fatto in casa, che aveva lo scopo di far sentire ai ragazzi il calore di casa, conteneva dentro sé la tossina botulinica.

Una serata finita tragicamente
Non è passato tanto tempo dalla cena da quando i ragazzi hanno cominciato a sentirsi male: vertigini, violenti dolori gastrointestinali, vomito, annebbiamento visivo e debolezza. Forse hanno anche atteso troppo tempo perché i soccorsi sono stati chiamati in ritardo e solo nelle primissime ore della mattina, quando sono arrivati in ospedale in condizioni gravissime. Il personale medico li ha ricoverati immediatamente nel reparto di rianimazione. Uno dei due aveva anche avuto un arresto cardiaco.

Il responso
Il personale sanitario ha eseguito prontamente alcuni test e il responso è stato alquanto funesto: si trattava di botulino. Pare che l’alimento imputato sia stata una salsa di pomodoro. È evidente che il prodotto, indubbiamente contaminato, non era neppure stato cotto a dovere prima dell’utilizzo. La tossina botulinica, infatti, viene disattivata attraverso una bollitura di almeno dieci minuti. D’altro canto si tratta di un batterio che molto spesso non porta danneggiamenti visibili al prodotto. Aspetto, colore e sapore rimangono, infatti, quasi sempre inalterati.

Condizioni stazionarie
La direzione sanitaria ha comunicato di recente che per ora le condizioni sono stazionarie ma la prognosi è riservata. Arrivati in ospedale nelle primissime ore della mattina di domenica 17 con un quadro clinico particolarmente grave, l’ufficio stampa riferisce che «i sanitari hanno iniziato le necessarie terapie, impegnati anche a conoscere le cause della intossicazione alimentare. I test eseguiti hanno dato esito positivo riguardo a una intossicazione da botulino. Prosegue il monitoraggio dei parametri vitali dei due pazienti con il personale della Rianimazione in costante contatto con i familiari accorsi dalle rispettive sedi».