25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Salute

Italia maglia nera per gli antibiotici: l’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, se ne consumano troppi. Raddoppiati i batteri

In Italia si assumono troppi antibiotici. L’allarme arriva dall’OMS, che avverte come siano più che raddoppiati i batteri resistenti, passando dal 16% al 34% in soli dieci anni. Sono ormai troppi gli agenti patogeni divenuti invincibili. Al via la Settimana della Consapevolezza sugli Antibiotici

ROMA – La maglia nera del consumo di antibiotici va proprio a noi. Gli italiani pare assumano questi farmaci come fossero caramelle. E questo è un male, visto l’aumento vertiginoso dei batteri resistenti alle cure e praticamente invincibili.

Un grave problema annunciato
Sono diversi anni ormai che l’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte sui pericoli dell’abuso di antibiotici – spesso assunti senza reale motivo – che è causa dell’aumento di decessi dovuto a l’impossibilità di curare una infezione causata dai batteri divenuti resistenti. Questi, secondo gli ultimi dati, sono più che raddoppiati in Italia, passando dal 16% al 34% in soli dieci anni. E, secondo l’OMS, seguendo questa tendenza nel prossimo decennio i morti ogni anno per via dei superbatteri passeranno dai 700mila attuali a quasi 10 milioni.

Una lotta abbandonata
L’emergenza resistenza agli antibiotici pare destinata a restare tale e probabilmente inasprirsi, dato che l’industria farmaceutica non dedica più tempo alla ricerca di nuovi farmaci capaci di combattere i superbatteri, avverte ancora l’OMS. L’ultima notizia che si ha circa una nuova classe di antibiotici risale al lontano 1987. Da allora si è fatto poco o nulla per rimediare al problema. Si sa soltanto che nel 2000 cinque nuove classi di antibiotici introdotte sul mercato erano destinare a trattare infezioni da batteri ‘comuni’ e non quelli gram-negativi, che sono considerati più pericolosi e mortali. Infine, a remare contro le speranze di trovare nuovi farmaci più efficaci è la scarsa remuneratività degli antibiotici rispetto ad altre classi di farmaci.

La Settimana della Consapevolezza
Per far comprendere il pericolo dell’uso sconsiderato – o abuso – degli antibiotici e della resistenza, proprio l’OMS ha indetto la Settimana della Consapevolezza sugli Antibiotici, che si celebra dal 14 al 20 novembre 2016. L’abuso di questi farmaci, come accennato, ci riguarda molto da vicino tenuto conto che se la media europea è di circa 20,5 dosi ogni 1.000 persone, in Italia si arriva a 27,8 ogni 1,000 abitanti. Si sono tuttavia Paesi che fanno anche peggio, come per esempio la Turchia, la Grecia che ci precedono in classifica.

Il sondaggio sconsolante
Il sondaggio condotto dall’OMS in occasione della Settimana della Consapevolezza fa emerge un quadro sconsolante. «Quasi due terzi (64%) delle circa 10.000 persone intervistate in 12 Paesi dicono di sapere che la resistenza agli antibiotici è un problema che loro e le loro famiglie potrebbero influenzare, ma come questo li riguardi e su che cosa possono fare per affrontarlo non è ben chiaro – si legge nel rapporto dell’OMS – Per esempio, il 64% degli intervistati ritiene che gli antibiotici possono essere utilizzati per il trattamento di raffreddori e influenza, nonostante il fatto che gli antibiotici non hanno alcun impatto sui virus. Circa un terzo (32%) delle persone intervistate ritengono che dovrebbero interrompere l’assunzione di antibiotici quando si sentono meglio, piuttosto che completare il ciclo prescritto di trattamento».
«L’aumento della resistenza agli antibiotici è una crisi mondiale di sanità – ha commentato Margaret Chan, direttore generale dell’OMS – e i governi ora lo riconoscono come una delle più grandi sfide per la salute pubblica di oggi. Si stanno pericolosamente raggiungendo alti livelli in tutte le parti del mondo. La resistenza agli antibiotici sta compromettendo la nostra capacità di curare le malattie infettive e minando molti progressi nel campo della medicina».