20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Rotavirus e gastroenterite. Sempre più bambini ricoverati in ospedale

Rotavirus e gastroenterite, due bambini ogni ora in ospedale per l’infezione

Genitori preoccupati per diarrea acuta, vomito, disidratazione e debilitazione. Per questo, ogni due ore, un bambino viene portato al Pronto Soccorso e ricoverato in Italia. L’indagine sul Rotavirus, causa di gastroenterite, rivela che ogni anno vi sono più di 14mila ricoveri ospedalieri.

ROMA – Il rotavirus colpisce duro e preoccupa i genitori. Sono infatti poi loro stessi che portano il proprio bambino al Pronto Soccorso, con una media di uno ogni due ore. I motivi sono diarrea acuta nel 48 per cento dei casi, gravi debilitazione e disidratazione nel 29 per cento, vomito nel 12 per cento dei casi, tutti tipici della gastroenterite. Il vaccino resta però snobbato.

Ansia e preoccupazione
I sentimenti più diffusi tra i genitori di un bambino colpito da rotavirus sono ansia e preoccupazione. Ecco quando emerge da un’indagine condotta da Datanalysis su un campione di 500 genitori, con il proprio figlio ricoverato in ospedale. È una storia che in questo periodo si ripete quasi due volte ogni ora in Italia. I casi di questo tipo di infezione e relativi ricoveri si stima siano più di 14mila ogni anno. La necessità di ricovero si mostra nella maggioranza dei casi durante i primi 2 anni di vita, quando la perdita di liquidi e Sali minerali diventa assai significativa, specie in rapporto al peso del bimbo.

Poche vaccinazioni
Se il fenomeno rotavirus e gastroenterite spaventa e preoccupa, quello che stupisce è lo scarso ricorso al vaccino. In base a quanto emerso dall’indagine, il 76 per cento dei genitori non sa nemmeno che esiste un vaccino orale protettivo contro questa infezione. Tra coloro che ne erano a conoscenza, poco più di uno su tre non ha considerato il vaccino importante poiché non obbligatorio. Un genitore su quattro ha ammesso di aver paura dei vaccini. Infine, il mancato ricorso al vaccino è di natura economica per il 27 per cento dei genitori, dato che il vaccino è disponibile solo a pagamento.

Ma dopo il ricovero…
La brutta esperienza del ricovero in ospedale ha tuttavia il potere di cambiare le cose. Nove genitori su 10, tra quelli intervistati, che hanno vissuto l’esperienza hanno dichiarato che consiglierebbero la vaccinazione a un altro genitore. Tuttavia, sebbene in altri Paesi europei come Germania, Regno Unito, Austria, Belgio e Finlandia il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati, in Italia non è ancora così. Eppure, nelle regioni come per esempio Sicilia e Calabria, dove si sono condotte Campagne pro-vaccinazione da rotavirus, si è riscontrata una riduzione di oltre il 50 per cento sia dei casi che dei ricoveri ospedalieri, specie nella fascia di età tra gli 0 e gli 11 mesi.

Più colpiti i bambini
Le infezioni da rotavirus, o gastroenteriti, colpiscono ogni anno più di 400mila bambini al di sotto dei 5 anni. Di questi, 240mila casi sono gestiti a domicilio, ma si registrano 14mila ospedalizzazioni, e 8mila conseguenti infezioni contratte da bambini già ricoverati in ospedale per altri motivi.