19 marzo 2024
Aggiornato 03:00
Carne rossa e cancro, le cause sono molteplici

Tumori: assolte le carni rosse. Ma attenzione alla cottura

Il Ministero della Salute assolve le carni rosse, ma non quelle cotte alla brace. Secondo uno studio del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare il rischio di tumore è causato da un insieme di fattori, di cui è importante la cottura

ROMA ─ Ancora non si è del tutto spenta l’eco derivata dall’annuncio dell’Oms, di qualche mese fa, circa la potenziale cancerogenicità della carne. Oggi, però, il Ministero della Salute ha «assolto» (almeno in parte) carni rosse e derivati dal sospetto di causare lo sviluppo dei tumori nell’uomo. Tenendo tuttavia conto del metodo di cottura.

La carne e il cancro
Lo studio del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (Cnsa) arriva a seguito di una richiesta di parere avanzata dal ministro Beatrice Lorenzin. Questa è stata fatta dopo che sulla rivista The Lancet era stata pubblicata una Monografia dello IARC che metteva in relazione il consumo di carni rosse e l’insorgenza di cancro, in particolare quello al colon-retto. «Il parere del Comitato è stato reso al termine di una approfondita istruttoria svoltasi negli ultimi tre mesi», precisa una nota del Ministero.

La cottura è fondamentale
Carni rosse dunque assolte, almeno in parte, dall’accusa di aumentare il rischio di cancro. Ma in questo ambito è fondamentale il metodo di cottura. Per esempio, è a rischio la cottura alla brace che favorisce lo sviluppo di sostanze cancerogene come le amine eterocicliche (HCA). «L’insorgenza dei tumori è un evento derivante da più fattori di natura individuale, comportamentale e ambientale e l’effetto cancerogeno delle carni è condizionato da abitudini di cottura e trasformazione ─ si legge nel rapporto Cnsa ─ D’altro canto, la carne costituisce un’importante fonte di proteine ad alto valore biologico e di altri nutrienti essenziali per la vita, soprattutto in alcune fasce d’età e condizioni di salute».

Dieta variegata ed equilibrata
Dovendo seguire delle linee guida per una sana alimentazione, il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare si rifà al modello più famoso al mondo: la dieta mediterranea, che è un equilibrio di cibi utili per mantenersi in salute e in forma. Nello specifico, gli esperti raccomandano una riduzione dei grassi saturi trans e delle proteine animali, favorendo l’assunzione di cibi integrali ricchi di sostanze nutritive, vitamine e fibre.