Mangiare cereali e frutta secca dimezza il rischio di Alzheimer
Una dieta ricca di cereali integrali e frutta secca a guscio è capace di tagliare del 50 per cento il rischio di sviluppare la demenza e la malattia di Alzheimer.
CHICAGO – Si sussuegono gli studi che dimostrano come mangiare non sia soltanto una necessità e, perché no, anche un piacere, ma molto di più. La dieta è infatti fondamentale nel mantenere e migliorare la propria salute, sia fisica che mentale. E a ribadirlo è un nuovo studio che mostra come consumare, tra gli altri, alimenti quali i cereali integrali e la frutta secca possa dimezzare il rischio di sviluppare demenza e Alzheimer.
LA DIETA IDEALE – Manco a dirlo, la dieta ideale si è rivelata ancora una volta quella Mediterranea. I ricercatori della Rush University di Chicago, guidati dalla dott.ssa Martha Clare Morris, hanno scoperto che le persone che hanno aderito al loro programma dietologico, chiamato «Mind», hanno beneficiato di una riduzione del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Secondo i ricercatori, ogni pasto dovrebbe includere verdure, frutta e frutti di bosco, legumi, cereali integrali, pesce o pollame e l’olio extravergine di oliva – magari accompagnati da un bicchiere di vino. Al contrario, sono banditi i fritti e i cibi pronti.
COMBINARE PER MIGLIORI EFFETTI – I migliori risultati pare si siano ottenuti combinando la dieta mediterranea con la dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension), che è un regime alimentare studiato per controllare la pressione alta e i problemi correlati come infarto e ictus. Morris e colleghi suggeriscono che per dimezzare il rischio di demenza e Alzheimer si dovrebbero mangiare tutti i giorni un po’ di noci (o frutta secca a guscio in genere) e legumi. E poi pollame e frutti di bosco almeno due volte alla settimana e pesce almeno una volta alla settimana. Gira e rigira, un po’ come detta la dieta mediterranea.