28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
I macachi aiutano l'uomo nella lotta all'AIDS

Contro il virus dell'Hiv arriva un nuovo farmaco

Una sostanza anti-Aids messa a punto da un'équipe statunitense è risultata essere efficace durante una sperimentazione di mesi effettuata sulle scimmie. Secondo quanto scrive oggi la prestigiosa rivista scientifica Nature, questo risultato apre delle prospettive per l'individuazione di una terapia contro il virus dell'Hiv.

ROMA - Una sostanza anti-Aids messa a punto da un'équipe statunitense è risultata essere efficace durante una sperimentazione di mesi effettuata sulle scimmie. Secondo quanto scrive oggi la prestigiosa rivista scientifica Nature, questo risultato apre delle prospettive per l'individuazione di una terapia contro il virus dell'Hiv.

UNA BARRIERA CONTRO L'AIDS - «Noi abbiamo sviluppato un inibitore molto potente e ad ampio spettro» che agisce contro l'Hiv-1, il principale tipo di virus presente nel mondo e responsabile dell'Aids, ha spiegato il professor Michael Farzan, che dirige la ricerca. Il prototipo del farmaco, denominato eCD4-Ig, s'è dimostrato particolarmente efficace sulla variante del virus che colpisce le scimmie: i macachi, cavie della sperimentazione, sono riusciti a evitare il contagio nonostante la ripetuta esposizione al virus. A dire di Farzan, che ha risposto a un'intervista dell'agenzia France Presse via email, il farmaco ha fornito alle scimmie una «protezione fortissima».

DALLE SCIMMIE UNA SPERANZA PER GLI ESSERI UMANI - La sperimentazione è durata 40 settimane e le scimmie non si sono ammalate dopo che è stato loro iniettata la versione del virus che provoca la malattia nelle scimmie. Ulteriori ricerche, che saranno rese pubbliche la prossima settimana in una conferenza a Seattle, dimostrano - secondo Farzan - che i macachi trattati «continuano a essere protetti anche dopo l'inoculazione da otto a sedici volte della dose infettiva, fino a un anno dall'assunzione». Le ricerche per un vaccino sono state, finora, uno dei capitoli più frustranti della battaglia contro l'Aids. I vaccini sperimentali basati sugli anticorpi hanno dimostrato di essere poco efficaci, anche a causa della capacità di mutazione del virus. La nuova formula, tuttavia, va a colpire la cosiddette proteine d'ingresso del virus Env, che hanno la caratteristica di non essere particolarmente capaci di mutazioni. I test di laboratorio hanno dimostrato che il farmaco ha un effetto anche sull'HIV umano, che è molto simile a quello delle scimmie. «Naturalmente - ha precisato Ferzan - abbiamo bisogno ancora di ulteriori studi di sicurezza sia nei macachi che negli umani». Dal 1981 circa 78 milioni di persone sono state infettate dal virus dell'immunodeficienza umano, che distrugge le cellule immunitarie lasciando il corpo esposto a patologie opportunistiche come la tubercolosi e la polmonite. Trentanove milioni di persone sono morte, secondo le stime Onu. I farmaci antiretrovirali, inventati a metà degli anni '90, permettono di tenere sotto controllo l'infezione, ma non possono né eliminare il virus né prevenire il contagio.