19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Lo studio che lo prova

Contrordine, bere latte indebolisce le ossa

Il latte è stato a lungo raccomandato da medici e nutrizionisti per aumentare l'assunzione di calcio e aiutare a mantenere le ossa forti. Ma una nuova ricerca dell'Università di Uppsala, in Svezia, pubblicata sul British Medical Journal, indicherebbe che non è esattamente così che stanno le cose.

STOCCOLMA - Bere molto latte non riduce il rischio di fratture ossee, anzi. Lo afferma uno studio, condotto in Svezia e pubblicato sul British Medical Journal: le donne del campione preso in esame dallo studio che consumavano più di tre bicchieri di latte al giorno incorrevano in fratture ossee con maggiore frequenza di coloro che ne bevevano poco. Ma non solo: sul lungo periodo la mortalità è risultata decisamente superiore rispetto a chi ne consumava meno. I ricercatori però avvertono che lo studio ha semplicemente evidenziato un trend e non dimostra che un elevato consumo di latte esponga a un maggiore rischio fratture, dato che vanno considerati altri fattori, come il consumo di alcol e il peso.

Per anni il latte è stata consigliato come una buona fonte di calcio, ma gli studi sugli effetti sulla struttura e la solidità delle ossa hanno avuto risultati confliggenti.

COLPA DEGLI ZUCCHERI? - Un team di scienziati svedesi ha esaminato le abitudini alimentari di 61.400 uomini nel periodo 1987-1990 e di 45.300 donne nel 1997, in seguito ha monitorato la loro salute per anni. I partecipanti allo studio hanno dovuto riempire questionari sulla frequenza del consumo come latte, yogurt e formaggio in un periodo di un anno. I ricercatori hanno poi monitorato quanti di loro hanno sviluppato fratture e quanti sono morti. Nel periodo di follow up di 20 anni sul gruppo di donne, quelle che bevevano più di tre bicchieri, 680ml, di latte al giorno hanno subito più fratture di quelle che ne consumavano meno. Le grandi consumatrici di latte erano anche quelle con una mortalità superiore.

Secondo il professor Karl Michaelsson, dell'università di Uppsala, «le donne che bevevano tre o più bicchieri di latte al giorno avevano probabilità doppia di morte rispetto a chi ne consumava di meno. E chi assumeva molto latte aveva il 50% di probabilità in più di frattura dell'anca». Per gli uomini, monitorati per un periodi di 11 anni, i risultati sono simili, anche se meno pronunciati.

Se invece si considera il consumo di prodotti lattieri fermentati come lo yogurt, il trend si inverte: chi ne ha consumato di più ha corso minori rischi di fratture. Secondo Michaelsson il risultato dello studio può essere legato agli zuccheri del latte, che in alcuni studi su animali mostrano di aver provocato un'accelerazione dell'invecchiamento.