19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Salute. I rischi dell'inquinamento domestico

Il radon uccide più del fumo passivo

Per il Ministero della Salute un fumatore esposto al gas aumenta di 25 volte il rischio di tumori polmonari

ROMA - Negli ultimi decenni l'aria indoor contenuta nelle case degli italiani è così scaduta al punto che si stima che, come accade in tutta Europa, il 4,6% delle morti per tutte le cause ed il 31% delle inabilità siano attribuibili proprio all'inquinamento domestico. Addirittura circa il 9% delle morti per tumore del polmone può essere attribuito all'esposizione domestica al radon, un gas radioattivo pesante sprigionato dal terreno: molto più del fumo passivo, che causa lo 0,5% dei casi di tumore del polmone nell'uomo ed il 4,6% dei casi di tumore nelle donne. Lo dice la relazione sullo stato sanitario dell'Italia 2007-2008, presentata oggi a Roma.

L'esposizione al radon nelle abitazioni aumenta in modo statisticamente significativo il rischio di tumore polmonare e tale aumento è proporzionale al livello di esposizione. Inoltre è stata evidenziata una forte sinergia tra il radon ed il fumo di sigaretta, a causa della quale il rischio dovuto all'esposizione al radon è molto più alto (circa 25 volte) per i fumatori che per i non fumatori.

Il rischio aumenta in modo statisticamente significativo non solo per elevate esposizioni al radon, ma anche per esposizioni prolungate a concentrazioni di radon medio-basse. Di conseguenza, i casi di morte per cancro polmonare attribuibili al radon in Italia sono circa 3.000 all'anno (da 1.000 a 5.500: circa il 2% del totale delle vittime annuali del cancro), la maggior parte dei quali tra i fumatori a causa degli effetti sinergici radon-fumo.