26 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Nomadi

Caos rom, 26mila da sistemare: a Roma 800 euro anche agli irregolari?

In Italia è presente lo 0,04% dei cittadini di origine rom e sinta che vivono in emergenza abitativa. Nella Capitale naufraga il piano per integrarli

Un'immagine di un campo rom nella Capitale
Un'immagine di un campo rom nella Capitale Foto: ANSA/Chiara Acampora ANSA

ROMA – Le criticità della gestione della Capitale sono state elencate dall’Associazione 21 luglio in vista della Giornata Internazionale dei Rom e Sinti celebrata l'8 aprile: «A Roma nonostante le aspettative create a fine 2016 con la Memoria di Giunta e il 'Progetto di Inclusione Rom' presentato il 31 maggio dalla sindaca Raggi che aveva come obiettivo il graduale superamento dei 'campi' presenti all'interno della città nel 2017 non è stato di fatto avviato alcun processo di inclusione». È il caso dell'insediamento di Camping River, per il cui superamento – secondo l’associazione – la Giunta ha promosso una serie di azioni che si sono dimostrate fallimentari e non hanno fatto altro che 'declassare' l'insediamento da formale a informale".

"Fondi ai rom irregolari"
Negli ultimi giorni, però, si sono susseguite alcune indiscrezioni circa la gestione dei fondi per l’inclusione dei rom nella Capitale. Oltre ai già noti 800 euro al mese come bonus per l'affitto ai nomadi che vivono negli accampamenti, la misura verrebbe estesa anche ai rom irregolari. Critiche a questo piano rom sono arrivate da Federico Rocca, responsabile romano degli enti locali di Fratelli d'Italia. "Il piano ad oggi è fermo e fallito in ogni suo aspetto, nessun campo è stato chiuso, al camping River regna l'anarchia, la data per la chiusura dei primi due campi è già slittata al 2021 e nessuna famiglia è stata ricollocata ma i 5 stelle invece di prendere atto e cambiare strada rilanciano in questo modo a dir poco vergognoso – prosegue – Verificheremo la legittimità di un eventuale erogazione di fondi pubblici nei confronti di rom che vivono irregolarmente nel nostro paese e quindi li chiameremo a rispondere di questo non solo davanti alle autorità competenti ma anche davanti ai tanti cittadini romani che da anni attendono una casa o che vengono sfrattati seppur in condizioni di indigenza».

«Follia politica e amministrativa»
Un secco no a destinare i fondi Ue per gli alloggi anche ai rom clandestini arriva anche dalla deputata della Lega Barbara Saltamartini: «Verrebbe destinato un bonus casa da 800 euro, di risorse pubbliche, anche a chi è fuorilegge. Un escamotage per regolarizzarli, come ha ammesso lo stesso Campidoglio. Invece di pensare a come espellerli o a sgomberare davvero i campi nomadi, i 5 stelle a Roma vogliono realizzare una maxi sanatoria di rom irregolari. Qui non si tratta di incompetenza, ma di vera follia politica e amministrativa. Alla faccia dei tanti romani che si trovano in emergenza abitativa, che rischiano lo sfratto, che pagano le tasse e rispettano le leggi. Questa è la vera discriminazione, questo è razzismo al contrario. Con il M5S e Pd conviene dichiararsi clandestini in Patria, per la Lega sempre prima gli italiani».