16 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Partito Democratico

Letta: «Vaccino obbligatorio? E' extrema ratio da valutare»

Il Segretario del PD: «Sono per dare ancora una chance, ma non possiamo permetterci di pagare un prezzo elevato a una cattiva gestione di questa ripartenza»

Il Segretario del PD, Enrico Letta
Il Segretario del PD, Enrico Letta Foto: Riccardo Antimiani ANSA

Il vaccino obbligatorio rimane una «extrema ratio», ma è un'ipotesi che deve essere sul tavolo perché «non possiamo permetterci di pagare un prezzo elevato a una cattiva gestione di questa ripartenza». Lo ha detto il segretario del Partito Democratico Enrico Letta intervistato sul sito della Stampa. «E' l'extrema ratio, credo che debba essere messa sul tavolo» ma «secondo me è presto per dire 'visto quello che è successo sabato'? Io sono per dare ancora una chance».

«Però - ha aggiunto - se nelle settimane successive le cose dovessero continuare a essere complesse, se dovesse esserci un impatto pesante di ordine pubblico. Non possiamo permetterci di pagare un prezzo elevato a una cattiva gestione di questa ripartenza».

«Lega e FdI dovrebbero venire in piazza contro il fascismo»

Alla manifestazione di sabato prossimo, di solidarietà con le vittime delle violenze di piazza dei no vax - «dovrebbero esserci tutti», secondo Enrico Letta. Parlando a «30 minuti al massimo» sul sito della Stampa, il segretario Pd afferma: «Sarebbe un errore se non ci fossero tutti e nessuno di noi interpreta questa manifestazione in maniera di parte o elettorale».

Chi parla di un modo per aggirare il silenzio elettorale alla vigilia dei ballottaggi «automaticamente assume che la divisione fascismo-antifascismo entra nelle divisioni politiche attuali. una manifestazione di solidarietà per quello che è accaduto sabato dovrebbe unire tutti, l'antifascismo è un valore fondante della nostra Costituzione. E' abbastanza incomprensibile» che alcuni non vadano.

L'ordine pubblico sabato scorso è stato «gestito male». «E' talmente evidente, non è che c'è molto da dire».

«Draghi al Quirinale? Questo governo sta lavorando bene»

Enrico Letta parlerà solo «da gennaio» dell'elezione del prossimo capo dello Stato, ma il segretario Pd afferma anche che «questo governo sta lavorando molto bene». Quando gli viene chiesto se non sia meglio che Draghi resti a palazzo Chigi, il segretario Pd risponde: «Mi sembra che questo governo stia lavorando molto bene. Ho sempre pensato che questo risultato elettorale avrebbe rafforzato il governo, dopo domenica vedrà che sarà sempre più così».

«Cambiare legge elettorale? Non sarà semplice»

Non sarà facile cambiare la legge elettorale prima delle elezioni politiche del 2023, secondo Enrico Letta: «Ne discuteremo, però sapendo una cosa: siamo entrati nell'ultima fase della legislatura, manca circa un anno e mezzo, e non sarà semplice, con le tensioni che ci sono. C'è un appuntamento importante tra gennaio e febbraio, l'elezione del capo dello stato. I tempi per un cambiamento sono molto ridotti».

«Con queste amministrative inizia nuovo bipolarismo»

Il voto amministrativo di questo autunno segna «un cambio di epoca nella politica italiana, si torna ad un nuovo bipolarismo. Queste elezioni hanno sancito un cambio di epoca nella politica italiana. Dopo il '94 c'è stato un ventennio di bipolarismo, con il centrodestra e il centrosinistra. Poi dal '13 ad oggi abbiamo vissuto una fase di frammentazione, che ha dato vita a sei governi in otto anni? Questa fase deve chiudersi, si sta chiudendo con queste elezioni: hanno rappresentato un nuovo bipolarismo, o di qua o di là».