«Non è vero che Draghi è grillino, sono certi grillini ad essere ormai irrimediabilmente diventati draghiani. Intimoriti o interessati, i ministri a 5 stelle hanno dato prova di incapacità politica, pavidità, accidia e inadeguatezza. Roba da chiedere scusa ai milioni di elettori che li hanno sostenuti, posto che molti di loro non gli rivolgerebbero più la parola». Così Alessandro Di Battista a Tpi.
«Il fallimento dell'ala governista del M5S è un dato di fatto e solo chi è 'interessato' al governo o chi ormai ha la carta intestata ministeriale davanti agli occhi non riesce ad ammetterlo. Immagino che Cadorna si rese conto della disfatta di Caporetto così come i francesi travolti dall'astuzia militare del generale Giáp a Ði?n Biên Ph?. I draghini a 5 stelle no», ha aggiunto.
Di Maio vede Appendino: «Ancora molte cose da fare insieme»
«Con Chiara Appendino abbiamo fatto tanta strada fianco a fianco. Oggi mi ha fatto piacere accoglierla al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per un momento di confronto molto utile. Il lavoro di chi amministra i nostri Comuni è fondamentale, non smetterò mai di apprezzare la sua determinazione e gli importanti risultati che ha ottenuto a Torino. Avanti, abbiamo ancora molte cose da fare insieme». Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Meloni: «Il bluff M5S si è svelato, non hanno futuro»
«Il partito di Conte chi? Mi sono persa nelle dinamiche dei Cinque Stelle e mi sa che si sono persi anche loro». Così Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia alla presentazione a Torino del suo libro. «Penso non abbiano un gran futuro, al di là di Conte, Grillo e Di Maio. Credo che il bluff sia stato svelato», aggiunge.
Bonaccini: «Non giudico Grillo, con Conte ho lavorato bene»
«Io spero troveranno una mediazione. Non conosco Beppe Grillo e non mi permetto di giudicarlo. Conosco invece Giuseppe Conte con cui ho lavorato molto bene da presidente della Conferenza delle Regioni e da presidente della mia Regione in un momento che più tragico di così credo non si potesse». Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
«Conosco Conte e mi pare che abbia davvero un'idea di ancoraggio ai riferimenti e ai valori» che sono gli stessi del centrosinistra, ha proseguito Bonaccini, in collegamento ad Agorà su Rai3. «Non mi permetto di giudicare il loro travaglio, mi pare lo facciano in troppi, perché è giusto che decidano nella loro autonomia. Così come è giusto che il Pd nella propria autonomia dia un giudizio e un valore».
«Le alleanze non si fanno a tavolino ma sui programmi e sui progetti - ha ricordato il governatore dem -. E solo su quello puoi allearti con qualcuno altrimenti gli elettori, se ti allei solo per battere gli avversari ma non hai idee per governare, lo capiscono perfettamente e scelgono qualcun altro».
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