19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Centrodestra

Silvio Berlusconi rilancia l'ipotesi di una nuova maggioranza: «Il Centrodestra potrebbe ragionarne insieme»

Il leader di Forza Italia: «Se alcune forze politiche fossero disponibili a dare vita a un governo diverso, forse sarebbe il caso di parlarne. Giustizia? Commissione d'inchiesta per stabilire verità»

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi Foto: ANSA

«Voglio essere molto esplicito: io non credo che in questo Parlamento vi siano le condizioni per dare vita a un governo adeguato alla gravità della situazione del Paese. Se tuttavia molti parlamentari si rendessero conto della necessità di anteporre all'interesse personale o all'appartenenza di partito il bene collettivo, se alcune forze politiche fossero disponibili a dare vita a un governo diverso e migliore di questo, forse sarebbe il caso di parlarne». Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Giornale.

«Fra l'ipotesi di tenerci per altri due o tre anni il governo Conte, con i Cinque Stelle come 'azionisti di riferimento' e quella di avere un governo diverso, più autorevole, più credibile in Europa e nel mondo, che faccia una politica adeguata per uscire dalla crisi, che sia più in sintonia con la maggioranza degli italiani, io dico che vale la pena almeno di pensarci. Il centrodestra potrebbe ragionarne insieme - se mai ve ne fosse la possibilità concreta - e insieme decidere come comportarsi».

Sull'iniziativa di ieri con FdI e Lega, Berlusconi afferma poi che «mi è sembrata una bella manifestazione, organizzata tra l'altro, come mi ero raccomandato, nel pieno rispetto delle norme sanitarie per evitare contagi. Ho visto una piazza che non si è limitata a fornire una rappresentazione plastica del dissenso del centrodestra e dunque di milioni di italiani nei confronti di questo governo, ma dalla quale sono emerse proposte e, soprattutto, un punto di vista comune. Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia sono partiti diversi, ma stretti in un'alleanza molto solida basata su valori condivisi e un grande - e moderno - progetto di governo. A Matteo Salvini e Giorgia Meloni mi lega un rapporto di amicizia e di affetto e li ringrazio per avere manifestato ancora una volta nei loro interventi dal palco la loro vicinanza per la drammatica persecuzione di cui sono stato vittima e il loro sdegno per quanto accaduto».

«Giustizia? Commissione d'inchiesta per stabilire verità»

«Noi diciamo che qualcosa di grave è certamente accaduto e che merita di essere chiarito, nell'interesse di tutti gli italiani e della stessa magistratura onesta, corretta, coraggiosa, che è la gran parte dell'ordine giudiziario e che non merita di essere accomunata ai comportamenti gravemente scorretti di alcuni suoi esponenti. Il chiarimento deve avvenire nella sede istituzionale più alta e pubblica possibile, una Commissione parlamentare di inchiesta, perché non è stato fatto del male solo a me e alla mia parte politica, è stato fatto del male alla democrazia rappresentativa e alla sovranità popolare che sta alla base della Costituzione». Lo afferma il leader di Forza Italia sulla richiesta di una Commissione parlamentare d'inchiesta dopo la pubblicazione di un audio del giudice Amedeo Franco sulla sentenza di Cassazione che lo ha condannato i via definitiva.

«La riabilitazione politica non è mai stata necessaria e comunque è già avvenuta da tempo - aggiunge Berlusconi -. Ho il privilegio di rappresentare l'Italia nel Parlamento Europeo, dove ho ritrovato la stima e l'affetto dei colleghi leader di tutt'Europa, molti dei quali capi di Stati e di governo. Ho un record assoluto: in ventisei anni, gli italiani hanno votato il mio nome in totale più di 200 milioni di volte. Anche alle ultime elezioni Europee sono il leader che ha ottenuto più voti di preferenza in proporzione ai voti di lista del suo partito. Dunque non ho alcun bisogno di riabilitazioni politiche, e neppure morali. Quella della Corte europea è un dovere verso la verità, più che verso di me».