24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Decreto «Cura Italia»

Renato Brunetta: «Il Parlamento autorizzi un ulteriore discostamento di 50 miliardi»

Il Deputato e Responsabile economico di Forza Italia: «Solo così si ripristina la fiducia. Solo così si batte l'incertezza. Solo così si vince la paura». Gelmini: «Pronti a votare nuovo scostamento di bilancio»

Renato Brunetta, Deputato e responsabile economico di Forza Italia
Renato Brunetta, Deputato e responsabile economico di Forza Italia Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - «Incertezza, delusione, paura. Sono i tre sentimenti che attanagliano il nostro popolo. L'incertezza è di questi tempi; la paura è nei confronti del Coronavirus; la delusione è quanto sta montando tra la gente e le imprese. Sappiamo che quei 25 miliardi di euro stanziati per il 'Cura Italia' non basteranno. Abbiamo fatto un'operazione di voto unanime il 12 marzo sul discostamento del deficit. Il Governo era partito su un iniziale e timido 0,2-0,3% (3-6 miliardi di euro) che poi, nell'arco di pochi giorni, si è tramutato in 25 miliardi di euro di saldo netto da finanziare, 20 miliardi di maggiori oneri». Così Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, intervenendo durante l'audizione del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a Commissioni Bilancio congiunte Camera e Senato sul decreto Cura Italia.

Servono altri 50 miliardi

«Ci rendiamo conto che, dalla cassetta degli attrezzi che Lei, signor ministro, ha proposto, quei 25 miliardi non bastano. E questo sarà un ulteriore elemento di produzione di incertezza e di delusione. Cosa osta, sin da subito, dal 3 di aprile, impostare e programmare una nuova riunione del Parlamento, per votare un ulteriore discostamento, questa volta bastevole, almeno per l'emergenza di almeno 3 punti di Pil, vale a dire di almeno 50 miliardi di euro ulteriori?».

Dare maggiori certezze e fiducia alla gente

«Si è aperta in questi giorni una finestra, forse per alcuni mesi, di opportunità per quanto riguarda il controllo da parte della Bce degli spread. È una finestra ancora positiva, perché la Bce si è assunta il grande impegno di tenere sotto controllo gli spread e quindi i mercati, perché si possa, da parte del Tesoro, chiedere un nuovo discostamento, in maniera tale da completare le richieste che vengono dal Parlamento dal primo decreto e avviare il secondo. Questa è la finestra di opportunità: spread sotto controllo, rendimenti sostenibili, per dare maggiori certezze e fiducia alla gente. In parallelo alla riduzione del tasso di incremento dei contagi, la gente deve essere rassicurata che ci saranno tutte le risorse necessarie per le famiglie, per le imprese, per i lavoratori che perderanno il posto di lavoro. Per questo chiedo che il Governo si impegni, oltre che ad ascoltare il Parlamento, con l'Unione Europea a chiedere un secondo discostamento di 3 punti di Pil aggiuntivi. Solo così si ripristina la fiducia. Solo così si batte l'incertezza. Solo così si vince la paura», conclude.

Gelmini: «Pronti a votare nuovo scostamento di bilancio»

«Il Ministro dell'Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, viene in Parlamento per dire che le Camere avranno poco margine per modificare il dl 'Cura Italia' e che le opposizioni verranno maggiormente coinvolte nella stesura del prossimo decreto, nel mese di aprile». Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

«Non un bel biglietto da visita per un governo che, a parole, chiede la fattiva collaborazione di tutte le forze politiche. Forza Italia, invece - aggiunge - vuole migliorare il testo del provvedimento, che giudichiamo insufficiente, in modo particolare per le misure che riguardano l'economia, le imprese, i lavoratori, gli autonomi, le partite Iva. Non ci sono abbastanza risorse, dice Gualtieri? Se necessario noi siamo pronti a votare subito un nuovo scostamento di bilancio affinché si possano finanziare in deficit le misure che il Paese attende», concludo.