Roma, la «lezione» di Matteo Renzi: Populista usa slogan, politico smaltisce i rifiuti
Il leader di Italia Viva: «Investire nell'economia circolare, ma non si usi l'ambiente come scusa per mettere tasse sulla plastica». Ungaro: «Sul Mes servono coerenza e lavoro di tutti»
ROMA - «A Roma si litiga sull'emergenza rifiuti. Non è una novità purtroppo e le polemiche tra gli enti territoriali preposti allo smaltimento sono il simbolo di una tragedia politica senza fine. Una sola considerazione: inutile far finta di fare gli ambientalisti se non si smaltisce l'immondizia». Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news.
«Anche perché l'immondizia potrebbe oggi regalare soldi e posti di lavoro attraverso piccoli investimenti in impianti che valorizzino l'economia circolare. Dai rifiuti recuperiamo acqua, idrogeno, gas, di tutto! Se vogliamo essere davvero autenticamente amici dell'ambiente bisogna essere seri, fino in fondo - aggiunge il leader di Italia viva -: non si deve usare l'ambiente come scusa per mettere tasse sulla plastica insomma (sarò in alcune aziende emiliane mercoledì prossimo proprio per questo) ma aiutare la trasformazione delle aziende per aumentare il riciclo e il riuso. Davanti ai problemi dell'inquinamento, il populista usa slogan e alza le tasse, il politico smaltisce i rifiuti e investe nell'economia circolare. Qualcuno ha dei dubbi?».
Ungaro: «Sul Mes servono coerenza e lavoro di tutti»
«In queste ore servono coerenza verso le politiche di rigore verso i conti pubblici, senza però danneggiare famiglie e imprese, così come il gran lavoro di tutti per raggiungere una soluzione che permetta al Governo italiano di condurre al meglio la trattativa sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) con l'Unione Europea, potendo contare sulla coesione di tutte le forze politiche del Parlamento italiano, in primis della sua maggioranza perché ne va della credibilità del Sistema Italia verso i mercati finanziari internazionali». Lo ha affermato Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva e componente della commissione Finanze di Montecitorio.
«Al contrario con la sua ipocrisia - ha lamentato - la Lega di Salvini perde ancora un'occasione per contribuire a mettere in sicurezza i conti del nostro Paese. A onor del vero la proposta di riforma del Mes è stata formulata prima dell'attuale vaglio parlamentare quando Salvini era vice presidente del Consiglio, in secondo luogo è una vera e propria bufala quella che vuole l'implementazione del Mes come una via surrettizia per la a ristrutturazione automatica del debito, magari con misure draconiane per gli italiani».
«Mes aiuta a completare l'unione bancaria»
«Va al contrario ribadito che la riforma del Mes aiuta a completare la necessaria unione bancaria europea: il Meccanismo Europeo di Stabilità andrà in effetti proprio a finanziare direttamente il fondo di risoluzione e in caso di necessità le banche sistemiche senza passare per gli Stati. Un'altra grande lezione che arriva dalla crisi del debito sovrano: riuscendo così a trovare così la formula per evitare il contagio del sistema bancario allo Stato, come accaduto in Irlanda e per certi versi in Spagna, o - come nel caso greco - dallo Stato alle banche», ha concluso.
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