19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Verso il Governo

Salvini: «Non è il momento di disperarsi, vinceremo noi»

Il leader della Lega: «Hanno truccato la partita, Governo nasce contro la Democrazia grazie a 100 Senatori che hanno paura di perdere la poltrona»

Video Agenzia Vista

ROMA - «Coraggio, il partito della poltrona oggi ha segnato un gol ma la partita è lunga. Come quando l'arbitro fischia un rigore che non esiste e tu passi in vantaggio anche se sei evidentemente scarso: non è il momento di disperarsi ma di ragionare e di prepararsi cuore e testa». Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, in diretta Facebook.

Italiani in mano a 100 Senatori

«60 milioni di italiani - ha proseguito - sono in mano a 100 Senatori che hanno paura di perdere la poltrona. Mi fa pena un governo che nasce con l'unico collante di non perdere la poltrona e lasciar fuori dalle stanze del governo la Lega. Con orgoglio ho fatto quello che ho fatto: quando i no avevano superato il livello di guardia abbiamo detto facciamo votare gli italiani».

Girerò città per città

«Noi siamo pronti amici del prossimo governo giallorosso e mi scuso con i tifosi romanisti perché il giallorosso rappresenta qualcosa di sacro: questo nasce come un governo di perdenti e poltronari uniti dal collante dell'odio verso la Lega. Mi avrete da oggi più presente di prima, più positivamente incazzato e determinato di prima. Girerò città per città, ci prepariamo a prendere per mano il paese», ha aggiunto.

La partita è solo rinviata

«Vigileremo che non facciano troppi danni - ha insistito - ma noi vinciamo, la partita è solo rinviata, hanno provato a truccarla e ci stanno riuscendo, giù il cappello, sono aggrappati col vinavil alla poltrona ma arriviamo. Gli italiani non sono fessi, tutto il mondo ha capito che questo governo nasce contro le elezioni e contro la democrazia, contro di me».

Saremo furbi e determinati

«Il governo contro non va lontano: fate in fretta, mettete sul conto un po' di quattrini, noi ci prepariamo. Vedremo di essere più furbi e determinati, un po' più cattivelli perché evidentemente dal Pd c'è solo da imparare. Un partito che ha perso tutte le elezioni e ce la fa a tornare al governo perché era in crisi di astinenza. Eviteremo che facciano troppi danni, non vi permetteremo di cancellare quota 100, qualcuno vuole riaprire i porti, non ve lo permetteremo».

Rispetto Rousseau, ma più serio sentire parere italiani

«Il governicchio» Pd e M5s «è sostenuto da 60mila militanti 5 stelle che hanno votato sì e per cui porto rispetto, non mi permetto di giudicare» ma «sarebbe stato più serio chiedere il parere a 60 milioni di italiani. Sentivo Di Maio poverino, per essere un presunto vincitore non mi sembra avesse il viso o il fisico del vincitore. Di Maio continua con i no, con la ricerca del petrolio, no ai nuovi termovalorizzatori...cosa facciamo con i rifiuti, ce li mangiamo?. Renzi e Grillo o Di Maio e la Boschi staranno al telefono o in una stanza per spartirsi i ministeri e i sottosegretari. Sono orgoglioso che la Lega sia fuori dal mercato delle vacche disgustoso», ha aggiunto.

Conte? Da avvocato popolo ad avvocato Merkel

«Conte da avvocato del popolo diventa avvocato della Merkel. Non andate lontano - ha aggiunto - non siete d'accordo su niente: me lo vedo il primo Consiglio dei ministri organizzato da Conte a Bibbiano? O a Vicenza sulle banche.... Pare che la lista dei ministri arrivi metà da Berlino e metà da Parigi: è il primo governo che deve avere il bollino blu come la banana chiquita. E' il governo delle poltrone e dei no: i grillini dicono 'mi fate schifo', ma l'importante è non andare a votare perché se per caso andiamo a votare e vince la lega noi non veniamo rieletti».