25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
I dati sul PIL

Brunetta: «Governo autore del delitto perfetto, Italia ultima in Europa»

Il Deputato di Forza Italia: «Italia in recessione prolungata, serve manovra correttiva, riforme strutturali profonde e un'azione decisa per ridurre il debito pubblico»

Renato Brunetta, Deputato di Forza Italia
Renato Brunetta, Deputato di Forza Italia Foto: ANSA

ROMA - «Il Governo giallo-verde si è reso autore di un delitto perfetto, un vero disastro per l'economia italiana. Non potrebbero essere descritte con altre parole le nuove previsioni di crescita della Commissione Europea appena pubblicate, con il tasso di crescita del Pil italiano rivisto al ribasso al +0,2% dal precedente +1,2% di novembre, un taglio da record». Lo dichiara in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.

Ultima ruota del carro in Europa

«La Commissione - prosegue - ha usato parole durissime per descrivere la situazione della nostra economia, che rimane l'ultima ruota del carro in Europa, prevedendo, tra le altre cose, una crescita 'anemica' anche per la prima metà del 2019, lasciando così intendere che la recessione nella quale siamo entrati da due trimestri può durare ancora a lungo. Palese l'accusa al Governo Conte, con la constatazione che il reddito di cittadinanza appena introdotto avrà effetti solo 'marginali' sulla ripresa, mentre le prospettive dell'occupazione sono previste in 'deterioramento'. Peggiore, addirittura, la situazione per gli investimenti, che 'decelereranno bruscamente nel 2019 e resteranno fermi nel 2020'».

Servono riforme strutturali e la riduzione del debito

«Nulla di sorprendente, da questo punto di vista, dal momento che Lega e Cinque Stelle - osserva ancora Brunetta - hanno deliberatamente scelto di tagliare gli investimenti per concentrare tutte le poche risorse disponibili nella manovra dello scorso dicembre sulla spesa corrente e assistenzialista. Anticipando le scuse che gli esponenti del Governo useranno per giustificare questa débâcle, il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha tenuto a precisare come non siano solo i fattori legati al rallentamento della crescita globale ad aver influito sul risultato, ma soprattutto 'l'incertezza sulle politiche economiche che ha avuto ripercussioni negative sulla fiducia delle imprese e sulle condizioni finanziarie', ricordando come l'Italia abbia bisogno di riforme strutturali profonde e di un'azione decisa per ridurre il debito pubblico. L'esatto contrario di quanto fatto da questo Governo di buoni a nulla, sul quale pesa l'intera responsabilità di questa crisi».

Italia in recessione prolungata, serve manovra correttiva

«Le previsioni negative non si esauriscono, per la Commissione, al 2019. Le prospettive di crescita per l'Italia, infatti, 'sono soggette ad alta incertezza' e la recessione potrebbe essere 'prolungata'. Immediati gli effetti sui mercati finanziari, con gli investitori che si sono rimessi subito a svendere i nostri titoli di Stato. Il rendimento sul BTP decennale è infatti schizzato nuovamente verso il 3,0% e lo spread è risalito sopra quota 280 punti base, ai massimi dall'ultimo mese, mentre la Borsa di Milano ha virato subito in rosso. Scontata, a questo punto, la richiesta di una manovra correttiva da parte di Bruxelles, che potrebbe scattare il prossimo giugno e che dovrebbe ammontare a quasi 10 miliardi di euro. Ringraziamo nuovamente il presidente del consiglio Giuseppe Conte e i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio per questo risultato umiliante per il nostro Paese».